Potere social, ecco la prima agenzia di stampa che riunisce i post dei creator
L'intelligenza artificiale guida la prima agenzia di stampa che cura il flusso H24 dei profili social dei personaggi. Debutto con le Europee
Le fonti? I social network da Facebook a Instagram, X e TikTok: ogni post viene letto in tempo reale, associato a chi lo ha messo in rete, titolato con l'Ai e poi spedito. Nasce a Roma la prima agenzia di stampa che distribuisce i contenuto social in tempo reale. Si chiama Agensocial ed è pronta a rivoluzionare la consultazione dei profili dei top creator.
A creare l'app e che permetterà di consultare e costruire una dieta mediatica only social, due romani: Enrico Maria Casini e Gianlorenzo Comandini. Cresciuti a pane e informatica, hanno già realizzato l'applicazione che , come uno spider, è pronta a scandagliare l'universo social divisa per categorie: calcio, politica, finanza, spettacolo e appena terminate le attività di operatività societaria e registrazione del marchio e della testata giornalistica, saranno in rete.
Casini, si può dire che quel che state facendo potrebbe rompere gli schemi dell’informazione?
“Si, senz’altro. Non si tratta di essere eversivi o sovversivi nel contesto dell’informazione e dell’editoria ma di essere innovativi. Più che rompere gli schemi, si tratta di una rivoluzione. Una nuova lettura di come può essere più veloce, sostenibile e trasversale l’informazione attraverso l’intermediazione unica dei social network. In tutti i settori, dal calcio, alla politica fino alla finanza. Agensocial vuole fare questo. Ma non solo in Italia: potenzialmente in tutto il mondo.”
Cos’è Agensocial?
Agensocial è un’agenzia di stampa internazionale che può abbattere le frontiere linguistiche, sociali e culturali. Sfruttando i social network, preleva da fonti accreditate notizie, le elabora con l’intelligenza artificiale, modelli LLM e NLP e le rende fruibili al pubblico: utenti, giornalisti, enti, addetti ai lavori, istituzioni e multinazionali. Tutto questo processo, in meno di 2 minuti. Sistema affidabile e proprietario, che possiamo rinominare come modello creato Large Information Model.
Comandini, tempi per il debutto?
“Stiamo ottimizzando la piattaforma e il servizio dovrebbe essere pronto per marzo, per affrontare il grande flusso di dichiarazioni della campagna elettorale delle elezioni europee. Sarà la prima campagna elettorale che vedrà il contributo dell’intelligenza artificiale e vogliamo noi vogliamo esserci. Stiamo già chiudendo diverse partnership commerciali ed editoriali, riscontrando ottimi risultati. Sia per l’innovazione che sul commerciale, soprattutto per i prezzi estremamente contenuti del servizio.”
Partiamo dall’inizio: da dove venite, chi siete?
“Entrambi da Roma. Enrico Maria Casini, 25 anni, da Laurentino. Gian Lorenzo Comandini, 30 anni, da San Basilio. Naturalmente non siamo figli d’arte della comunicazione o dell’informazione. Ci conosciamo da anni e ci siamo rincontrati dopo altrettanti, ognuno con un background differente”.
Il bagaglio professionale di entrambi è di tutto conto: Casini è un consulente in comunicazione digitale politica e istituzionale, quasi 10 pagine di curriculum, che ha lavorato con chiunque fra Valditara, Urso, Rampelli, al Parlamento Europeo, per Rocca e Michetti, persino esperienze con Luca Morisi nella Bestia. Comandini è un Designer e sviluppatore esperto in IoT, Intelligenza Artificiale e digitale a 360 gradi, docente accademico e proprietario di Orma, un’agenzia di strategie digitali.
Quello che state facendo è replicabile per altri settori?
“Chiaramente ci stiamo già lavorando. Senza troppi spoiler, il sistema creato da noi può innovare il mondo dell’europrogettazione, della rappresentanza di interessi e public affairs, del controllo e monitoraggio interno ed esterno, in squadre di calcio come in multinazionali, analisi digitali in tempo. Si può far tutto: basta pensarlo. Insomma, faremo una startup con tutto dentro. Una grande boutique di intelligenza artificiale sartoriale: Agengroup. Assieme abbiamo anche un’altra startup, condivisa con Mainardo Gaudenzi, ricercatore universitario sulle tecnologie opensource applicata ai beni culturali, che si occupa di analisi dati ed elaborazione hardware e software nel campo della cultura e infrastrutture: Data01.”
Qual’è il target di Agensocial?
“Principalmente ci rivolgiamo a due soggetti: ai social media manager, i quali vessati da un sistema lavorativo oppressivo che non valorizza alcun tipo di skill, rendendoli attori secondari nonostante la necessità dei loro titolari. Il secondo soggetto è chi non può comunicare per questioni economiche od organizzative: tutti hanno bisogno di un megafono, dai comuni di 5000 abitanti all’impresa che si occupa di sociale.”
Ultima domanda: chi sarà il direttore?
Abbiamo scelto Giorgio La Porta come direttore editoriale. La sua visione del digitale ha contraddistinto ogni sua azione, è un influencer, a tutti gli effetti un giornalista del futuro. Non trascurando un passato importante di rappresentanza da portavoce alla Camera dei Deputati e al Parlamento Europeo. Il profilo perfetto.