Prefettura, stretta sulle armi in casa: 4 persone denunciate e sei segnalate
Prosegue l’attività di prevenzione e controllo sull’osservanza delle prescrizioni in materia di armi da parte dei Carabinieri
Prosegue l’attività di prevenzione e controllo sull’osservanza delle prescrizioni in materia di armi da parte dei Carabinieri. Dopo i primi controlli svolti nel mese di marzo dai Carabinieri del Gruppo di Ostia, questa volta, nell’ultima settimana, le verifiche sono state svolte dai Carabinieri del Gruppo di Frascati nel territorio di competenza.
L'area comprende le aree del versante sud-est della Capitale, tra cui Frascati, Castel Gandolfo, Velletri, Colleferro, Tivoli, Subiaco, Palestrina e del litorale sud, tra Pomezia e Anzio.
I controlli
I Carabinieri, in particolare, hanno incentrato l’attenzione sulle modalità di custodia e porto delle armi da sparo e relativo munizionamento, sulla tenuta della relativa documentazione amministrativa e sul mantenimento dei requisiti soggettivi richiesti per il possesso di armi. I significativi controlli hanno interessato 1.712 possessori di armi che hanno comportato 4 denunce in stato di libertà, 6 persone segnalate al Prefetto per la revoca del porto d’armi e 306 diffidate a regolarizzare la certificazione medica di idoneità psicofisica. In totale, i Carabinieri hanno ritirato 18 armi da fuoco, tra sequestri e ritiri amministrativi, e 487 munizioni.Sull’onda dei controlli, alcuni cittadini si sono messi in regola, anche acquistando idonei armadi per la custodia delle armi, altri spontaneamente hanno deciso di disfarsi delle armi e delle munizioni, regalandole ad amici che hanno titolo per la detenzione oppure, come nel caso di 18 pistole, 60 fucili e quasi 873 munizioni, sono stati consegnati presso le Stazioni dell’Arma dei Carabinieri competenti per territorio, per la successiva rottamazione.
Le verifiche
I controlli dei Carabinieri del Gruppo di Frascati hanno consentito di sottoporre a verifica quasi 4.601 armi. Tra le principali violazioni riscontrate dai Carabinieri ci sono la mancata o non aggiornata certificazione medica di idoneità psicofisica, di munizionamento in più rispetto al consentito, porto d’armi scaduto, omessa denuncia del trasferimento del luogo di custodia delle armi, cessione di armi senza la prevista autorizzazione e il possesso abusivo di armi: come ad esempio a Poli, dove un pensionato è stato trovato in possesso di un fucile, poi ritirato per la successiva rottamazione.