Rai perseguita aziende e professionisti: “Usi il tablet? Paga il canone tv"
Centinaia di lettere in arrivo alle aziende per il Canone RadioTv relativo a tablet, o tv usati per videoconferenze. Vale ancora Il regio Decreto del 1938?
Avete un tablet che usate per presentare il vostro lavoro o vendere i vostri prodotti? Attenzione alla buca della posta, perché è in arrivo una letterina di Mamma Rai che chiederà di pagare il canone grazie a due leggi: il Regio Decreto 21 del febbraio 1938 e la legge 23 del dicembre 1999, entrambe scritto e promulgate quando l'Italia e il resto del mondo erano analogici.
Invece, da Torino, sede della Direzione Canone Beni Artistici e accordo Istituzionali Rai stanno spedendo centinaia di lettere alle aziende, le prime per richiedere il pagamento del canone speciale, le seconde per sollecitare e diffidare chi non l'ha ancora fatto.
La Rai minaccia il ricorso agli agenti tributari
Il teorema Rai, quanti di più anacronistico si possa immaginare è semplice: se invece di uno smartphone utilizzate per lavoro smart tv per video conferenze o tablet per il semplice fatto che sono apparecchi atti a poter installare applicazioni di ricezione radiotelevisiva, allora è “normale” pagare il Canone Rai che ammonta a circa 346 e rotti euro. E chi non paga è avvisato: “La normativa vigente prevede che l’utenza abusiva venga segnalata agli Organi preposti al controllo degli illeciti tributari; tale accertamento può essere evitato provvedendo a versare subito l’importo del canone indicato sull’allegato bollettino e fornendone tempestiva comunicazione alla nostra Sede regionale”.
A chi arriva la lettera Rai e per quali strumenti di lavoro
E i destinatari sono società edili, informatiche, commerciali e della distribuzione dove il tempo per guardare la tv e perdippiù di Stato non è neanche contemplato. Racconta uno dei destinatari della diffida della Rai: “Siamo alla folla, al raschiamento del barile di uno Stato che ormai pensa solo a cercare soldi contro persino il buon senso. Siamo al medio evo dove il signorotto entrava in casa e ti depredava tutto. E così ha fatto la Rai ha spedito decine di funzionari che evidentemente non avevano altri incarichi fino al giorno prima a cercare smart Tv e tablet in giro per gli uffici. La prossima mossa sarà quella di braccare tutte le persone che hanno uno smartphone? Visto che sono dispositivi atti a ricevere, come recita il Regio decreto del lontanissimo 1938”.