Rifiuti, è guerra tra Guidonia e Roma. Discarica chiusa, Gualtieri la riapre come “deposito” per 45 giorni
Il Comune dell'Area Metropolitana: “Basta, Guidonia non è la pattumiera di Roma”. Il sindaco Mauro Lombardo: “Ricorreremo al Tar contro l'ordinanza”
Il Tar del Lazio chiude la discarica dell'Inviolata nel Comune di Guidonia e il sindaco e commissario per il Giubileo la riapre, almeno come deposito della monnezza romana. E per Roma è di nuovo emergenza rifiuti.
Così il sindaco Gualtieri si è rimesso la maglietta da Commissario Straordinario per il Giubileo e ha firmato un'ordinanza con la quale “annulla quella del Tar” e di fatto restituisce un'autorizzazione ambientale temporanea e provvisoria con la quale ha dato il permesso all'Ama di utilizzare gli impianti di Guidonia Ambiente come deposito dei rifiuti di Roma.
Insomma, anche se prova di autorizzazione ambientale, l'ex discarica di Guidonia, per i prossimi 45 giorni sarà il deposito dei rifiuti dei quartieri nord est di Roma. “La decisione - spiega una nota - si è resa necessaria per evitare l’appesantimento del servizio di raccolta in alcuni quadranti della Capitale, già impegnata a ospitare il 'Giubileo della Speranza'. Nell’arco dei 45 giorni previsti dall’ordinanza, Ama individuerà le soluzioni alternative in grado di completare il piano di redistribuzione temporanea dei rifiuti indifferenziati con le capienze già previste e programmate, salvaguardando la qualità del servizio sull’intero territorio cittadino.
E il sindaco di Guidonia Mauro Lombardo alza la voce: “Gualtieri con la sua Ordinanza ha nuovamente calpestato la dignità e i diritti della nostra Comunità -dimostrandosi totalmente insensibile ai danni che un impianto non autorizzato, rimesso in funzione in spregio alla legge ambientale, arreca al territorio. Ora con una nuova Ordinanza, che fa il paio con quella del 2022 con la quale l’impianto fu aperto per la prima volta, il Sindaco Gualtieri, in qualità di Commissario Straordinario di Governo per il Giubileo, impone una riapertura forzata che non si riesce a giustificare e comprendere, tanto più considerando che solo ieri la Regione Lazio aveva giustamente bocciato irrevocabilmente la richiesta di proroga dell'Autorizzazione Integrata Ambientale del 2020”.
E conclude: “Anche se nell’impianto non si farà più trattamento meccanico biologico di rifiuti e anche se Gualtieri mi ha assicurato che tra 45 giorni richiuderà definitivamente, ancora una volta ribadisco che Guidonia Montecelio non è e non vuole essere la pattumiera di Roma - puntualizza ho già contattato il nostro legale, l’avvocato Santiapichi, che ci ha già patrocinato nel nostro vittorioso ricorso contro l'impianto innanzi al TAR, per impugnare pure questa nuova Ordinanza anti-Guidonia e chiederne l’immediata sospensione dell’efficacia. La battaglia legale continua e come sempre potrà contare sul grande supporto delle Associazioni che tutelano il territorio e dei cittadini”.