Rogo Cinecittà, il sindacato dei Vigili del Fuoco: “Dalle istituzioni basta parole, servono fatti e fondi per il Corpo”

I 4 ricoverati al Sant'Eguenio ancora in prognosi riservata. Piergallini, Conapo: “Carenze di organico e pochi dispositivi di protezione”

Roma

Zone verdi che diventano foreste di sterpaglie e mini discariche abusive: il rogo di mercoledì 22 agosto a Roma nel quartiere di Cinecittà è l'ennesimo di una stagione di fuoco che non finisce mai e stavolta l'incuria del Comune fa esplodere l'ira dei vigili del Fuoco: Basta chiacchiere delle istituzioni, servono fatti”.

 

Investiti dal fuoco nel rogo di Torre Spaccata, sono ancora in codice rosso i tre volontari della Protezione Civile e il Vigile del fuoco, ricoverati all'ospedale Sant'Eugenio: sono sedati per alleviare il dolore delle ustioni.

 

 

L'ira del sindacato Conapo: "Non servono i ringraziamenti delle istituzioni"

E per il Conapo, il sindacato che pompieri, è il momento della rabbia, parla Marco Piergallini, segretario generale: “Carenze di organico, la penuria dei dispositivi di protezione individuale e l'età media troppo elevata sono un grosso fattore di rischio da non sottovalutare, specialmente nel campo degli incendi dove ci pare che tutte le azioni vengono concentrate sulla lotta attiva e quasi nulla sulla prevenzione. Non servono i ringraziamenti delle istituzioni, servono fatti concreti, i ringraziamenti da parte dello Stato sono solo i finanziamenti nelle leggi finanziarie, gli unici utili alla sicurezza degli italiani".

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