Roma città di cantieri: “Ma sono tutti utili? Le domande scomode a Gualtieri
Il tink tank Carteinregola replica alla convention di Gualtieri sui due anni di consiliatura con una richiesta di “totale trasparenza”
Parcheggi privati con poteri speciali, termovalorizzatore Santa Palomba e poi il futuro di via dei Fori Imperiali ma anche l'iperturismo, la trasparenza sulle opere del Giubileo e il porto per grandi navi a Fiumicino per finire con lo Stadio della Roma: il tink tank Carteinregola spedisce 10 domande “bollenti” al sindaco Gualtieri, al quale chiede conto della “pubblica utilità” dei “cantieri in corso”.
Premessa: per chi non lo sapesse, Carteinregola è una libera associazione di ingegneri, urbanisti e tecnici nata come laboratorio nel 2016 e ormai storico punto di riferimento di cittadini e reti ormai “spina nel fianco” di 4 sindaci e che ora “chiede conto” al sindaco Roberto Gualtieri con richiesta di “riposta nel segno della trasparenza”.
1) PORTO PER GRANDI NAVI A FIUMICINO
É in fase di definitiva approvazione l’inserimento nel fronte mare di Fiumicino di un porto turistico, da attrezzare per accogliere anche le grandi navi da crociera, affidandone la gestione ad una sola compagnia privata, la Royal Caribbean. L’intervento si pone in diretta concorrenza con il porto pubblico di Civitavecchia, che subirebbe di conseguenza una riduzione di attività con pesanti ricadute economiche e occupazionali, ed ha un sicuro impatto negativo sull’ambiente, per il dragaggio spinto a una profondità di 12 m, e per la necessità di realizzare le collegate infrastrutture, anche a discapito di altre destinazioni attese dagli abitanti.
L’opera è stata inclusa nel programma degli interventi connessi al Giubileo e quindi può usufruire dei poteri speciali per velocizzare, anche in deroga alla vigente normativa, l’iter approvativo.
Qual’è l’interesse pubblico della realizzazione di un porto privato per grandi navi a Fiumicino? E quale interesse pubblico ha motivato la decisione di inserire tale variante tra le opere giubilari?
2) PARCHEGGI PRIVATI PER IL GIUBILEO
Tra le opere essenziali e indifferibili che ha indicato per il Giubileo 2025, sono stati inseriti alcuni parcheggi realizzati da privati – da concedere per 90 anni ad altri privati e in parte da destinare alla sosta a rotazione – in pieno centro, mentre è presente un solo parcheggio di scambio, a fronte del lungo elenco di interventi previsti dal PUMS (Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile).
Del tutto inspiegabile è l’ipotizzata realizzazione di un parcheggio in prossimità di Castel Sant’Angelo, che avrebbe un impatto paesaggistico per la presenza di rampe di accesso e di griglie di aerazione, oltre alla possibile alterazione dell’equilibrio idraulico per la vicinanza del Tevere.
Sono state valutate le richiamate problematicità, tenendo conto che i collaudi successivi alla chiusura del cantiere, in un’area già fortemente congestionata per la presenza di altri lavori, avverranno a Giubileo inoltrato o terminato?
4) INCENERITORE A SANTA PALOMBA
La realizzazione di un inceneritore non era compresa nel suo programma elettorale, né, tantomeno, nelle misure previste per la programmazione del fabbisogno impiantistico di Roma Capitale delle Linee programmatiche per il mandato amministrativo 2021 -2026. Una decisione che appare quindi calata dall’alto, ancora più criticabile per la rilevanza dell’opera e per l’impatto su un territorio già gravato da altri interventi che rischiano di spingere a marginalità e degrado.
Una simile decisione non avrebbe dovuto essere oggetto di un dibattito con la città attraverso una consultazione per un’opera che, nonostante i poteri speciali di cui può avvalersi, entrerà in attività molti mesi dopo la fine del Giubileo?
5) STADIO DELLA ROMA A PIETRALATA
La AS Roma ha avviato una interlocuzione con la sua Giunta per realizzare lo stadio nell’area pubblica di Pietralata e, a seguito dello studio di fattibilità, l’Assemblea Capitolina ha conferito alla Proposta il pubblico interesse. Il progetto prevede che il verde conteggiato nell’ambito del vigente Piano Particolareggiato sia notevolmente ridotto, nonostante l’attuale maggioranza abbia indicato la zona di Pietralata come una delle più inquinate di Roma, per la quale pianificare interventi di riforestazione.
Come mai non è stata messa l’imprescindibile condizione alla AS Roma di mantenere la stessa quantità e qualità del verde previsto in precedenza, che avrebbe garantito una più soddisfacente qualità della vita per i residenti?
Non ritiene che l’As Roma dovrebbe contribuire all’incremento del trasporto pubblico e delle opere di viabilità connesse, che, come segnalato dagli uffici nella conferenza dei servizi preliminare, sarà necessario per far fronte alla domanda di mobilità creata dalle attività – non solo a carattere sportivo – dello Stadio? Dalle notizie di stampa apprendiamo che continua a profilarsi l’ipotesi di un’analoga operazione per lo stadio per la Lazio. Come mai Roma Capitale non ha inteso inserire come condizione preliminare una gestione condivisa del nuovo stadio fra le due squadre per evitare ulteriore consumo di suolo?
6) QUALE RIGENERAZIONE URBANA PER CHI
Le aspettative per una rigenerazione urbana in grado di ridurre il degrado edilizio in ambiti urbani significativi e allo stesso tempo incidere sulla qualità della vita dei residenti risultano a Roma di molto ridimensionate. Quasi nulli gli interventi nella Città da ristrutturare così come nelle aree periferiche, segnate dal decadimento dell’edilizia residenziale e dalla carenza dei servizi per l’incuria protrattasi nel tempo. Mentre al contrario si moltiplicano gli interventi nella Città storica, che solo nominalmente possono essere definiti di “rigenerazione”, dato che riguardano discutibili operazioni edilizie che trovano convenienza per la remunerazione degli investimenti in una legge regionale che consente “sempre” ristrutturazioni con premio di cubatura sino al 20 per cento.
Quali proposte ritiene di promuovere per favorire la rigenerazione urbana nelle aree più svantaggiate e dell’estrema periferia romana? Quali misure per contrastare la demolizione e ricostruzione di edifici, anche di qualità, in zone centrali con alterazione irreversibile del tessuto urbano? Quali iniziative intende avviare per arginare i perversi effetti della Legge Regionale sulla Rigenerazione urbana che impatta negativamente anche sulla revisione delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano regolatore, superando l’inerzia sinora dimostrata anche in passato con Amministrazioni regionali di segno politico omogeneo?
7) UN FUTURO INCERTO PER VIA DEI FORI IMPERIALI
Il 4 ottobre è stato presentato il progetto CArMe (Centro Archeologico Monumentale di Roma), elaborato su suo mandato da Walter Tocci, articolato in un programma operativo che, sulla via dei Fori Imperiali, prevede interventi per lo più “reversibili”, e in un Piano strategico con un più ampio orizzonte temporale che si pone, tra gli altri, l’obiettivo di sostituire il tratto da Piazza Venezia a Largo Ricci con un nuovo spazio pubblico che rimetta in connessione i Fori di Traiano, di Augusto, di Nerva e il Tempio della Pace. Nella scorsa estate, il progetto CArMe è stato oggetto di un incontro tra Lei e il Ministro della Cultura, a seguito del quale il Ministro avrebbe posto stringenti condizioni sul mantenimento della dimensione della carreggiata e dei marciapiedi di via dei Fori imperiali, al solo fine di garantire lo spazio necessario alla parata militare del 2 giugno. Nel suo programma elettorale ha voluto citare la “ripresa e attuazione del piano del grande parco dei Fori Appia, pensato da Antonio Cederna”, che nel 1982 scriveva “E’ ormai certo che la strada sarà gradualmente eliminata“. A distanza di 50 anni, avvenuta la pedonalizzazione, Via dei Fori Imperiali rimane una inutile autostrada utilizzata un giorno all’anno.
Quale è la sua posizione al riguardo? Aprirà un dibattito che coinvolga la cittadinanza sul Progetto strategico di CArMe? Sosterrà il progetto di eliminare o quantomeno ridimensionare il primo tratto di via dei Fori? Aderirebbe alla proposta per uno spostamento del percorso della parata del 2 giugno in altro luogo monumentale di Roma?
8) L’ IPERTURISMO E I SUOI EFFETTI
Nelle Linee programmatiche per il mandato amministrativo 2021 -2026 aveva indicato l’obiettivo di assicurare la qualità dell’offerta turistica insieme alla sostenibilità, invece si continua ad assistere a un incremento senza controllo di attività extralberghiere e affitti brevi, soprattutto nella Città storica, nella perdurante assenza di misure efficaci per rendere l’esercizio delle attività commerciali legate al turismo compatibile con le esigenze di valorizzazione delle aree di pregio e di tutela del tessuto storico tradizionale della città. Un inarrestabile degrado a cui si aggiunge l’invasione dei pullman turistici, che dubitiamo possa essere superata da una politica tariffaria che ne disincentivi l’avvicinamento e la sosta nell’area centrale.
Quali provvedimenti intende prendere per arginare il fenomeno degli affitti brevi e per dare ordine al commercio sorto solo in funzione del turismo? Sono allo studio disposizioni per contrastare la diffusione pervasiva dei bus turistici? Come pensa di applicare le annunciate politiche di decongestionamento del centro storico e di decentramento del turismo, se la stessa offerta turistica ed i servizi connessi tendono al contrario a moltiplicarsi nell’area centrale, dove rischiano di sparire i residenti, i servizi alla residenza e dove sono minacciati dal degrado gli stessi luoghi di pregio?
9) REGOLAMENTO DEL VERDE E DEL PAESAGGIO URBANO
Dopo una lunga elaborazione, a cui hanno partecipato associazioni e cittadini, nel marzo 2021 l’Assemblea capitolina ha approvato il Regolamento del Verde pubblico e privato e del Paesaggio urbano. Ci sono voluti due anni perché venisse approvata dalla sua Giunta – ma non ancora pubblicata- una Tabella delle Sanzioni che rendesse effettivamente applicabile il Regolamento stesso, mentre la maggior parte dei cittadini continua ad ignorarne l’importanza e i contenuti e talvolta neanche i documenti amministrativi comunali lo citano.
Perché non è stata promossa una campagna d’informazione, tanto a soggetti pubblici che privati, per far conoscere le norme e per raccomandare l’attuazione del Regolamento? Perché si continuano a disattendere le disposizioni riguardanti la cura e la salvaguardia degli alberi, viene trascurata la trasparenza e l’informazione ai cittadini sugli interventi effettuati e si omette il varo degli strumenti partecipativi come le Consulte del Verde, comunale e municipali?
10) TRASPARENZA SULLE OPERE PER IL GIUBILEO 2025
La sezione del sito di Roma Capitale “Commissario Straordinario di Governo per il Giubileo della Chiesa Cattolica 2025”, che conteneva tutti gli atti e i documenti, tra i quali disposizioni e ordinanze commissariali relative alla Direzione Giubileo 2025/CAPUT MUNDI e alla Direzione Programmazione e Gestione Dei Rifiuti a Roma, presente almeno fino all’inizio di agosto 2023, non è più accessibile e il richiamo nell’home page del sito comunale collega a una sezione di una piattaforma governativa dove sono presenti solo generiche informazioni.
Non ritiene che i cittadini, che vivranno direttamente le ricadute degli interventi e i disagi dei cantieri aperti, abbiano il diritto di conoscere le trasformazioni in corso, lo stato delle procedure, i pareri degli enti preposti, i cronoprogrammi, tanto più che si tratta di opere pubbliche finanziate in massima parte da fondi pubblici?
Insomma, ciò che chiede Carteinregola e che Affaritaliani.it promuove è un'operazione di trasparenza civica che va ben oltre il consuntivo del II anno di consiliatura presentato all'Auditorium la scorsa settimana e che dà risposte a tutta la città.
Il link per gli approfondimenti ai quesiti di carteinrtegola
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