Roma da paura, ecco la prima guida di sopravvivenza: per turisti e romani

In venti punti un portale turistico rivela il segreto Capitale: “State lontani da Termini, Ostiense e Tiburtina. Non vi fidate di nessuno”

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Roma da paura: e non è soltanto la palese emergenza criminalità ma la vita quotidiana che mette a dura prova turisti e romani. Così nasce una guida in 20 punti per sopravvivere in una città dove al primo punto c'è la bellezza e poi i luoghi impossibili e il caos del traffico. Poi le truffe e i parcheggi.

A sorpresa Secret Roma, il portale nato nel 2016 e da allora divenuto network con oltre 100 guide per altrettante città e Paesi, ha publicato una guida in 20 punti che riassume i “pericoli di Roma”, a partire dal fascino sempiterno, per proseguire con l'avviso che fa tremare i polsi: “Stare alla larga specialmente di notte da Termini, Tiburtina, Ostiense e Valle Aurelia”, che “guarda caso” sono stazioni ferroviarie o del metrò ormai in mano a sbandati e microcriminalità dilagante. E a nulla valgono i blitz delle Forze dell'Ordine che sgomberano con frequenza settimanale gli accampamenti degli “ultimi”.

"A Roma non fare programmi"

Poi c'è il traffico, e così al punto 2 del doppio decalogo appare ”Uscire di casa con molto anticipo” seguito da “Non usare la macchina dentro la città”, al quale si lega naturalmente “Prendere in affitto un posto auto, usare lo scooter”. Il ritardo sistemico nel quale vive la città si sintetizza in un semplice: “Non fare programmi” e qui come se fosse un gioco dell'oca, arriva la “madre di tutti i consigli”: “Se sei sul Raccordo nella terza corsia e vedi delle luci lampeggianti e compulsive che vengono da dietro, devi sapere che non è un attacco alieno ma un prepotente che piotta a 160 e che ti travolge se non ti sposti nel giro di 2 secondi”. Dal Gra alla città, il passo è breve: “Ogni buco che trovi po' esse un potenziale parcheggio”, seguito da “Anche a semaforo verde sulle strisce guardare sempre a destra, sinistra, sopra, sotto, dentro e fuori prima di attraversare”.


 

"Non ti fidare di nessuno"

Ma i consigli 18 e 19 la dicono lunga sui come la Capitale della bellezza mondiale tratta chi ci vive e gli ospiti: “Nun te fidà de nessuno” e “Chiedere informazioni solo ai fiorai e giornalai”. Solo che la maggior parte dei fiorai sono ragazzi extracomunitari che sopravvivono al gelo invernale e alle bolle di calore estivo e di edicole ne sono rimaste poche”. Chissà cosa pensano i turisti quando leggono come “sopravvivere a Roma”. Da Capitale delle maraviglie a città un po' banlieu, un po' suk, molto favelas brasiliana.