Roma, il Comune fa scopa, primiera e settebello con le carte Roma per anziani

Nei Centri anziani del Comune di Roma in arrivo un regalo creativo: un mazzo di carte unico nel suo genere. E poi sarà in vendita a 4 euro

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Le carte da gioco del Comune di Roma
Roma

Una Scopa, poi Primiera e Settebello: nei centri anziani di Roma arriva un regalo inatteso e geniale: un mazzo di carte più romane che piacentine con le quali i frequentatori dei locali dove si svolge un'attività sociale, ricreativa e culturale potranno impegnare il loro tempo.

E cosa è più ricreativo di un mazzo di carte, oltretutto iperpersonalizzate e come gentile regalo del Comune di Roma? Fondo rosso e cornice bianca con la Lupa e i gemelli che troneggiano, il mazzo di carte è un esperimento di merchandising che ha come obiettivo la ri-valorizzazione del brand Roma, già universalmente riconosciuto ma opacizzato negli ultimi anni da Panda Rossa, cinghiali e monnezza. E per restituire l'orgoglio della Città Eterna a chi la abita, spuntano Re di coppe simil Giulio Cesare e 8 di bastoni che suonano la lira quasi ad evocare Nerone.

 

Per non parlare poi dell'asso di denari con l'aquila simbolo delle Legioni e di dominio dei popoli grazie a sovranità e regalità. Ovvio che l'Aquila, essendo romana e non “laziale” è rigorosamente in tono coi colori della città: giallo e rosso.

Dopo la distribuzione nei Centri anziani in vendita a 4 euro

In regalo solo ai centri anziani, il mazzo di carte stampato in tiratura limitatisssima sarà presto in vendita a 4 euro. Ed è già destinato a diventare oggetto da veri collezionisti. Prima di dare una mano alle casse del Comune “le romane” hanno già reso felici i primi appassionati ai quali sono state distribuite come test. E presto arriveranno sui tavoli dei Centri, pronte per essere consumate. Con loro una lettera gentile che si conclude con un educatissimo: “Buon divertimento”. Chi perde paga da bere ma fuori dal Centro Anziani. Dose massima consentita: un “sospiro”, pari a un decimo di litro. Oltre diventa doping. La scoperta delle “carte del sindaco”, grazie a un “sospiro” condiviso.