Roma, la pax del Giubileo traballa: la Lega fa saltare il banco sulla tensostruttura del Papa

Gualtieri “morbido” sul trasferimento a via Marsala. Mollicone scatenato, la Matone festeggia e il Comune replica con Ciani e Catarci

Roma

L'effetto Giubileo mina la tenuta del Governo: il modo del contendere è la tensostruttura di Roma Termini, il grande centro di accoglienza che il Vaticano e il Comune di Roma avevano progettato nel piazzale della stazione per accogliere i pellegrini meno “abbienti, gli ultimi invitati da Papa Francesco ad essere presenti al Giubileo della misericordia.


Dopo un batti e ribatti, è arrivata la decisione finale: la tensostruttura del Papa si posta in via Marsala, “centro di gravità permanente della Caritas”, con buona pace di Francesco e della Santa Sede che sognava il simbolo della città dell'accoglienza. Ma il sindaco Gualtieri e il presidente della Regione, Francesco Rocca?

A Gualtieri l'Oscar della diplomazia; Rocca tace

Il primo ha usato l'arte sopraffina della diplomazia, chiamando in causa i lavori del piazzale e dando la notizia in una battuta non appena uscito dalla Prefettura da dove è arrivato il secco “No”. Rocca, invece, ha scelto la via del silenzio, incassando un successo di parte

Mollicone parla da consigliere comunale

Chi invece non è riuscito a contenere il risultato sulla sicurezza è l'incontinente deputato FdI, Federico Mollicone. Da grande esperto di cultura, si è cimentato con una dimensione da consigliere comunale e ha annunciato urbi et orbi la “grande vittoria” contro il degrado. E fin qui Fratelli d'Italia con quanto basta per far saltare la Pax Giubileo tra centrodestra e centro sinistra romano e del Lazio.

Simonetta Matone, Lega, scatena il putiferio

Chi invece ha fatto “saltare il banco” è stata la senatrice ed ex giudice, Simonetta Matone, punta di diamante del leghismo romano che ha tuonato: “Al tavolo con il prefetto di Roma Lamberto Giannini, rappresentanti del volontariato e Governo, ho sollevato il problema della sicurezza all’Esquilino. Sono stata l’unica rappresentante delle istituzioni a chiedere con forza cambiamenti radicali e urgenti rispetto ad una situazione di una gravità sconvolgente con bande criminali, spaccio e illegalità diffusa. La prima vittoria è arrivata: non ci sarà nessuna tensostruttura davanti alla stazione Termini di Roma e al suo posto sarà predisposto un servizio di accoglienza in prossimità della Caritas di via Marsala''.

La stoccata al Campidoglio: "Fermata la furia ideologica"

E poi la stoccata al sindaco di Roma, quanot basta per far sfaldare il vecchio accordo sui cantieri giubilari: ''Siamo riusciti a vincere una battaglia di civiltà e giustizia che restituisce un po’ di dignità all’Esquilino, ai suoi abitanti e a chi qui lavora. Con concretezza e buonsenso, abbiamo fermato la furia ideologica del Campidoglio che avrebbe voluto un dormitorio, in una posizione così strategica e durante il Giubileo, per cercare di nascondere degrado, illegalità diffusa e un’emergenza che non ha mai saputo affrontare in maniera strutturale”.

Paolo Ciani: "Gioiscono per 900 metri"

Nel silenzio prudente del sindaco, la seconda linea del centrosinistra romano è insorta, il Pd-Demos, Paolo Ciani: “Leggo di colleghi parlamentari che gioiscono perché per motivi tecnici bisogna spostare una tensostruttura di accoglienza di 900 metri… Sono gli stessi che vanno in giro per la città a sobillare i comitati di quartiere contro i senza dimora. Che confondono con cinismo e nonchalance criminalità e poveri (in realtà purtroppo un classico che nella storia si ripete ciclicamente). È un gioco pericoloso: dopo anni di crisi economiche, in strada ci sono tante persone diverse: basterebbe conoscerle invece solo di parlare di loro per capire il dramma e la complessità delle situazioni”.

Per la Giunta Gualteri, parla Andrea Catarci: "Ben felici se il centrodestra facesse investimenti"

Salendo di un livello la Giunta Gualtieri schiera l'assessore Andrea Catarci che piccona il patto del Giubileo: “Le destre sono contro le tensostrutture per l'accoglienza perché pensano che 'attraggano' i senza fissa dimora, senza tenere a mente che 'esistono' e l'alternativa unica per loro è la strada. Dal momento che sono al governo nazionale e regionale, potrebbero investire in soluzioni più strutturali o destinare fondi dedicati a disposizione di Roma per fare qualcosa di migliore delle necessarie attrezzature ad hoc: ne saremmo tutti ben felici".

Rampelli come un trattore: "Abominevole localizzazione"

E se per caso Fdi e Pd pensavano di arrivare a dicembre “in pace”, l'ultima mazzata arriva dal vicepresidente della Camera, Fabio Ranpelli: "L’eliminazione della tensostruttura dall’abominevole localizzazione di Piazza dei Cinquecento, è un recupero disperato di un goal in fuori gioco realizzato dal Campidoglio. Non una vittoria per la città ma almeno un pareggio, perché i senza fissa dimora che prima venivano strumentalmente esibiti senza pietà in mezzo alla piazza, oggi vengono solo nascosti sotto il tappeto, a 200 metri dal fronte stazione”.

Il silenzio di monsignor Fisichella

Lo show politico è andato in onda con Papa Francesco e il Dicastero per l'evangelizzazione di monsignor Rino Fisichella a fsre da spettatori. Sono lontani i tempi in cui Fisichella dialogava con gentilezza con il centrodestra romano all'opposizione.

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