Roma Lido, caos treni: “La verità? Il Pd gioca sulla pelle dei pendolari"

Il consigliere Carpano, lista Calenda, attacca Gualtieri e Zingaretti:" La Roma-Lido non è un problema di treni ma problema interno al Pd”

Roma
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di Claudio Roma

Ferrovia Roma-Lido, protesta infinita dei pendolari diventa un caso politico. Dopo le promesse della Regione Lazio e quelle del Comune di Roma che aveva annunciato l'arrivo dei nuovi treni, ora il “non alleato” Carlo Calenda, scatena i consiglieri comunali nella crociata accanto ai chi vive a Ostia e lungo il percorso della ferrovia del mare.

Francesco Carpano, entrato in Campidoglio al posto del leader dimissionario, spiega perché sulla Roma-Lido non si più attendere: Intanto non è più un problema tecnico ferroviario ma un problema politico. Oggi Gualtieri per non rompere le scatole a Zingaretti tiene in piedi questa follia. E' un problema tutto in casa Pd”.

Lei ritiene che il “gioco delle parti” sia tenendo in ostaggio migliaia di pendolari?

“Sì, perché il il Comune si disinteressa della linea perché nelle intenzioni c'è di passarla alla Cotral attraverso la cessione del ramo d'azienda. E Cotral non ha la patente per l'esercizio ferroviario e la scadenza di giugno non verrà rispettata”.


 

Ma le promesse di aumentare i treni?

“Quello che sta succedendo è che in un territorio come Ostia- che è grande come Messina - si trova con un treno ogni 40 minuti. Il 16 dicembre l'assessore Patanè aveva assicurato un aumento di corse da gennaio e per fine gennaio doppio dei treni. A oggi abbiamo meno treni di quelli che c'erano prima. Allora perché si è impegnato se i treni non ci trovano in un giorno”?

Come pensate di sbloccare la situazione?

“Dalle 16,30 saremo davanti al piazzale della stazione di Acilia per manifestare contro le mancate promesse sull'aumento di corse da parte dell'Amministrazione Gualtieri; per dire a Zingaretti e Gualtieri che sono già in mora di fare un investimento sul futuro. La Roma-Lido viene usata dai pendolari romani ed è tutta nel territorio del Comune di Roma quindi secondo noi deve essere unita alla linea B della metropolitana. Non a caso nel Prg di Veltroni l'unione tra Roma Lido e linea B c'era scritto nero su bianco.”

E la Regione Lazio?


 

“Ho una lettera di 9 anni fa, 22 febbraio 2013, in cui Zingaretti scriveva ai pendolari, impegnandosi a rendere tale ferrovia parte integrante del sistema delle metropolitane della città. Visto il temo si commenta da sola”.

Se ne uscirà?

“Solo se Gualtieri e Zingaretti si siederanno a un tavolo e se il sindaco ha intenzione di risolvere il problema. Se invece antempone l'interesse del partito la storia sarà infinita”.

Secondo lei perché la Regione Lazio ha deciso di prendere la gestione della Roma-Lido?

“Con Raggi c'è stato un tavolo per cedere la Giardinetti, mi sembra assurdo che sullo stesso territorio non ca sia una volontà un dialogo. Oggi parlare di un futuro con un treno ogni 39 minuti è una follia. Prima di parlare bisogna spostare treni da Roma alla Lido. Oggi è spuntato un treno in più altrimenti la media è mezz'ora. Con tre treni non si va da nessuna parte. Qui bisogna fare gli interessi della città non della Regione ma la cosa che mi atterrisce è la mancanza di visione”.