Roma, lite condominiale finisce in tragedia: 3 donne morte e 4 feriti gravi
Mattina di sangue e paura a Fidene: al termine di un'assemblea condominiale un 57enne entra in un bar e spara come un pazzo. Tre cadaveri a terra, tutte donne
Tre donne uccise e 4 feriti per una lite condominiale finita male. Succede a Roma, periferia nord, precisamente nella ex borgata Fidene, la collina di palazzoni che svetta a Colle Salario, vista Grande Raccordo Anulare.
"Vi uccido tutti". In un bar di via Monte Giberto si consuma la tragedia della follia al termine di una lite condominiale. Si trattava di una riunione dei condomini del consorzio "Valle Verde", un consorzio di seconde case situato sul Lago del Turano, tra i paesi di Ascrea e Rocca Sinibalda. I proprietari si riunivano periodicamente nel gazebo del bar di via Giberto 21.
La sparatoria è avvenuta intorno alle 9,30. Terminata la riunione condominiale Claudio Campiti, uno dei condomini, di 57 anni, è entrato nel bar, ha estratto una pistola e inizia a sparare in uno scenario da film americano: colpisce 3 donne e le uccide, poi continua a sparare e ferisce altre quattro persone trasportate negli ospedali in codice rosso.
Il killer bloccato dagli altri condomini e disarmato dai Carabinieri
Secondo le ricostruzioni, a seguito della riunione Campiti è entrato nel gazebo, bloccando l'entrata e ha gridato: "Adesso vi ammazzo tutti". Poi ha cominciato a sparare. Il suo obbiettivo erano i dirigenti del consorzio. Ad un certo punto l'uomo ha cessato il fuoco, forse perché la pistola si è inceppata. Al che i presenti hanno cercato di fermarlo saltandogli addosso. Un uomo, un altro consorziato di 67 anni, ha cercato di disarmarlo ed è rimasto ferito perché nella colluttazione è partito uno sparo che lo ha colpito di striscio al volto.
I Carabinieri chiamati da alcuni passanti arrivano all'istante ma possono fare poco se non mettersi sulle tracce dell'uomo in base alla descrizione e lo trovano mentre cammina. Lo disarmano, lo gettano a terra e lo ammanettano. Sono intervenuti anche gli agenti della Polizia di Stato e della scientifica che hanno esaminato la scena dei fatti. L'uomo si trova ora in custodia nella caserma dei carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma.
Il bilancio provvisorio: 3 morti e 4 feriti gravi
Sono tre le vittime della sparatoria: si tratta di Sabina Sperandio, Elisabetta Silenzi e Nicoletta Golisano. Corrono le ambulanze perché il pazzo nella furia assassina lascia 4 corpi a terra. Andranno al Policlinico Gemelli, al Sandro Pertini e al Sant'Andrea. Tutti in codice rosso. Uno dei feriti è una donna colpita alla testa, in gravissime condizioni. Un'altra persona ha avuto invece un infarto. Una donna di circa 80 anni è stata colpita al torace ed è stata trasportata all'Umberto I.
Il racconto drammatico
"È entrato, ha chiuso la porta e ha detto: 'vi ammazzo tutti', e poi ha cominciato a sparare". Lo racconta una donna presente alla riunione del consorzio di condomini dove l'uomo ha esploso vari colpi di pistola uccidendo tre donne e ferendone altre due e un uomo. "Io mi sono messa sotto a un tavolo e sono uscita a carponi - racconta -. Non so se si è inceppata la pistola, ma sono ancora sotto shock".
Il killer
A sparare è stato Claudio Ciampiti , 57 anni. L'uomo era disoccupato e, secondo il racconto di uno dei consorziati che per fortuna non era presente alla riunione, era in mora con i pagamenti delle quote condominiali. A differenza degli altri, Ciampiti viveva stabilmente nel consorzio, nel seminterrato di un'abitazione non ancora completata. Non aveva rapporti con gli altri consorziati e viveva in una condizione di isolamento e disagio. L'uomo aveva con sé due caricatori e le tasche piene di altri proiettili. L'arma, a quanto pare, è una pistola sottratta ad un poligono di tiro.
Non sono ancora del tutto chiari i motivi che hanno spinto Campiti a compiere questo gesto. Pare che da tempo avesse dei contrasti con il consiglio direttivo del consorzio "Valle Verde", come dimostrato dai post deliranti che aveva scritto contro di loro su un blog.
Sparatoria a Fidene, le minacce del killer su un blog: “Benvenuti all'inferno”