Roma paralizzata per “la pace del mondo”. I tranvieri romani minacciano Putin
Surreale proclamazione di sciopero venerdì dei sindacati Cub, Cobas e Usb. Stop al lavoro per il cessate il fuoco in Ucraina e il no alle armi
Uno sciopero dei trasporti lungo un giorno, col rischio mettere ko Roma solo grazie all'effetto annuncio. Ma il vero giallo che si nasconde dietro il venerdì nero annunciato della Capitale sono le motivazioni dello sciopero: “Per la pace in Ucraina”.
Come sempre accade solo a Roma dove il Prefetto e la Commissione di Garanzia sugli scioperi dei servizi essenziali sembrano essere distratti. E così autorizzano in silenzio lo stop dei trasporti pubblici, ordinari, notturni ed extraurbani solo perché i tranvieri dei sindacati Cub Trasporti, Cobas e Usb lavoro privato, sono così inorriditi dalle immagini quotidiane che arrivano dall'Ucraina da decidere la loro discesa in campo in favore della pace, convinti che il caos che genereranno a Roma sarà la leva che farà cambiare idea a Putin.
I tranvieri come Miss Italia
Molto più potenti delle Miss Italia che un tempo mettevano ai primi posti dei desideri “la pace nel mondo”, in tranvieri romani cercheranno di bloccare Roma “Per l’immediato cessate il fuoco in Ucraina e lo stop all’invio di armi in Ucraina e di soldati dall'Italia ai siti Nato” ma anche per ottenere dal Governo italiano il “Decreto-legge per il congelamento immediato dei prezzi di tutti i beni ed i servizi primari.” Solo come ultima voce della piattaforma anti-Putin “lo sblocco dei contratti e aumenti salariali; contro le politiche di privatizzazione in atto”.
Ai romani non resta altro che affiancare i conducenti di bus, i macchinisti e gli addetti di stazione, insieme agli operai e restare a casa in segno di solidarietà. Al Prefetto di Roma, la responsabilità di aver regalato un venerdì nero, accettando motivazioni pretestuose. Se non altro perché lo sciopero cade come sempre di venerdì e consentirà al prezzo di una giornata di lavoro di allungare il week end. Se poi dovessero scoprire che attualmente nel mondo si fa guerra in Afghanistan, Myanmar, Yemen e Tigray, per Roma sarebbe la fine del trasporto pubblico.
Il Cotral ha ricordato che la precedente agitazione dell'Usb ha avuto la partecipazione del 16,5%v dei dipendenti. Dunque la riuscita è affidata solo alla paura dei romani di rimanere a piedi.
Le modalità dell'agitazione
Lo sciopero, scatterà dalle 8,30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio e interesserà bus, tram, metropolitane e ferrovie Roma-Lido, Termini-Centocelle e Roma-Nord della rete Atac e le linee bug gestite dalla Roma Tpl. A rischio, a partire dalle 21, anche le navette notturne Mb che sostituiscono i treni della Metro B tra Castro Pretorio e Laurentina.