Roma vittima dell'iperturismo tra bus cenerentola, dehors e b&b: l'invasione

Il Papa in Campidoglio e le associazioni sul lungotevere autoconvocate per dare risposte al caos. Parla Paolo Gelsomini

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Roma

Lunedì 10 giugno Papa Francesco di buonora si reca in visita in Campidoglio: si parla di Giubileo. Sempre lunedì 10 giugno, al di là del Tevere alle 18 in lungotevere Castello sei associazioni si riuniscono per denunciare le condizioni in cui la città si appresta ad ospitare l'evento del 2015. Il titolo è eloquente: “Iperturismo, prigionieri del Giubileo?”

Nel caos della ripresa turistica, nasce un nuovo tink tank per denunciare il caos in cui sembra costretta a vivere Roma e i romani al prese con una attrazione turistica sempre in crescita e vecchi problemi ma irrisolti come il diritto ad una mobilità di qualità.

Dall'architetto Paolo Gelsomini dell'associazione Progetto Celio che insieme a Carteinregola, Tutrap-aps, Grorab, Motus, Racv e Roma Ricerca Roma ha promosso l'evento che vuole denunciare ciò che non funziona e proporre una serie di soluzioni.

di Paolo Gelsomini

È possibile un turismo sostenibile a Roma? È questo il tema su cui si sono autoconvocate associazioni di cittadini da tempo impegnate nel denunciare il non governo di questo fenomeno in vari ambiti: bus turistici, dehors, occupazioni di suolo pubblico di sedie e tavoli, case vacanza B&B ed altro.

Il fenomeno dell’iperturismo è in continua espansione, con conseguenze molto pesanti sul piano della sostenibilità da parte del delicatissimo contesto dell’area archeologica centrale e dei rioni limitrofi, ma anche della compatibilità con le altre funzioni proprie della Città ed in particolare di quelle del suo Centro Storico. I primi ad essere penalizzati sono i residenti, di fatto espulsi o comunque emarginati dal loro habitat urbano invaso da disordinate orde di turisti, di bus turistici, monopattini, sedie, pedane, tavolini.

Scompaiono i residenti del Centro Storico e i negozi di vicinato


 

Scomparendo i residenti scompaiono anche i negozi di vicinato sostituiti da negozi per servizi turistici, bar, ristoranti, pizzerie a taglio, gelaterie, pub, enoteche, minimarket, supermercati senza servizio al banco ma solo per vendite al dettaglio di prodotti alimentari e monodosi di pranzi imballati in involucri di plastica che certo non giovano all’ambiente.

Ed inoltre si assiste impotenti all’invasione di bus turistici che occupano spazi legali ed illegali, contravvengono a tutte le norme nell’impunità assicurata dalla mancanza di controlli.

I condomini sono svuotati dai vecchi residenti per lucrose destinazioni d’uso per affitti brevi ad uso turistico. Non appare all’orizzonte nessuna forma di governo di un fenomeno che sommergerà Roma. Che fare allora? Come al solito le soluzioni vengono dal basso.

Le proposte delle associazioni

Così le Associazioni Carteinregola, Roma Ricerca Roma, MO.Tu.S.(Mobilità e Turismo Sostenibili), GRoRAB (Gruppo Romano Regolamentazione Affitti Brevi), TUTrap-aps (Tutela Utenti Trasporto Pubblico), RACV (Rete di Associazioni per una Città Vivibile), si incontreranno pubblicamente nello spazio antistante al BibloBar di Lungotevere Castello tra il Palazzaccio e Castel Sant’Angelo, lunedi 10 giugno alle ore 18.

Ci saranno anche le proposte per una nuova disciplina di circolazione e sosta dei bus turistici, per un regolamento comunale di contenimento delle case vacanza, per un regolamento post-Covid, e quindi non più emergenziale, per le occupazioni di suolo pubblico dei dehors di bar e ristoranti.

E si prepara un docufilm sull'Iperturismo

L’incontro sarà anche il ‘’primo ciack’’ di un video-documentario sull’iperturismo, che terrà insieme testimonianze degli attivisti impegnati per rendere sostenibile il turismo e immagini-denuncia di luoghi e situazioni, dove il fenomeno sta provocando più danni. L’intento è realizzare il ‘’corto’’ entro l’estate, per proiettarlo in autunno, negli ‘’Stati Generali dell’Iperturismo a Roma’’, previsti alla vigilia del Giubileo.