Santa Lucia al fallimento: “Sì ai privati ma con una gara sotto il controllo del Tribunale”
La Fondazione annuncia di voler ricorrere al concordato fallimentare. Naufraga il disegno della Regione di un partner a chiamata diretta
Il Santa Lucia, l'eccellenza romana nella riabilitazione, incassa i soldi dal Governo e sbatte la porta in faccia a Regione Lazio e sindacati: nessuna nuova fondazione sotto il controllo della Regione e con un partner privato ma semplicemente una vendita come previsto dal concordato fallimentare.
Sfuma così il progetto di Regione Lazio di “tenere sotto controllo” le strutture di via Ardeatina e di trasformare la Fondazione Santa Lucia in un nuova fondazione con la partecipazione di un privato senza che venga garantita la trasparenza della selezione del nuovo partner.
La replica stizzita di Regione Lazio
E così tra la proprietà e la Regione Lazio è braccio di ferro. Con una nota inviata ai dipendenti, il Santa Lucia ha reso noto che intende avvalersi del concordato preventivo e di affidare al Tribunale la vendita del complesso. La risposta di Regione Lazio è stizzita: “La Regione Lazio ha dimostrato, da oltre un anno, il massimo impegno nel cercare soluzioni per assicurare un futuro sostenibile al Santa Lucia, salvaguardando sia l’eccellenza dell'istituto che i livelli occupazionali. Pertanto, la Regione Lazio esprime rammarico per la decisione della proprietà di non accogliere l’appello alla responsabilità e alla generosità formulato dal Ministro Adolfo Urso, dal Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, e dai sindacati durante il tavolo convocato lo scorso 6 agosto presso il MIMIT”.
E' braccio di ferro anche con i sindacati ignorati dalla proprietà
E così si apre un braccio di ferro con i sindacati schierati dalla parte della Regione, perché ignorati dalla proprietà: “È un atto di una gravità inaudita quella di comunicare, attraverso una lettera ai dipendenti e non a chi li rappresenta cioè Cgil, Cisl e Uil, tentando un'illegittima disintermediazione, la volontà della Fondazione Santa Lucia.”, così in una nota la Cgil di Roma e Lazio, la Cisl Lazio, la Uil di Roma e Lazio, la Fp Cgil Roma e Lazio, la Cisl Fp Lazio e la Uil FPL di Roma e Lazio.
“Se si vogliono fare scelte unilaterali, attraverso una becera disintermediazione, l’amministrazione del Santa Lucia sbaglia di grosso. Per questo siamo preoccupati ma allo stesso tempo indignati per la decisione della Fondazione Santa Lucia di procedere, attraverso il tribunale, all'alienazione a terzi attivando una procedura che, di fatto, solo tecnicamente è sotto la supervisione pubblica”.
Si va verso una gara ad evidenza pubblica
Salvo ripensamenti dell'ultim'ora per mettere le mani sul Santa Lucia qualsiasi privato dovrà partecipare a una gara.