Santos Medina, uno dei superlatitanti più pericolosi, arrestato a Roma
Era tra i 100 latitanti considerati tra i più pericolosi ma è stato individuato nella Repubblica Domenicana ed estradato in Italia
Era tra i 100 latitanti considerati tra i più pericolosi ma è stato individuato nella Repubblica Domenicana ed estradato in Italia. Si tratta di Santos Medina Familia, 52 anni, presunto narcotrafficante a capo di un'organizzazione con base a Roma e ramificazioni all'estero.
Forte anche di collegamenti con realtà criminali di matrice 'ndranghetista, era dedita all'importazione di ingenti partite di cocaina dal Paese caraibico. Da alcune ore, però, l'uomo è stato estradato in Italia a conclusione del complesso iter estradizionale promosso dall'Italia nei confronti della Repubblica Dominicana.
A Fiumicino
Il 52enne, giunto presso lo scalo internazionale di Fiumicino scortato da personale dell'Interpol, era ricercato dal 2021 e destinatario dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Roma al termine delle indagini all'epoca condotte dal Gico e dalla Squadra Mobile di Roma che aveva portato all'arresto di altre 18 persone. Giunto sul territorio nazionale, il narcotrafficante dominicano è stato preso in consegna da militari della Guardia di Finanza e personale della Polizia di Frontiera aerea di Fiumicino.Quanto avvenuto in queste ore rappresenta l'epilogo delle indagini da finanzieri e polizia di Roma, che avevano portato all'individuazione dell'organizzazione che aveva tra i capi anche il 52enne.
Le rotte della coca
Per come emerso alle indagini, gli indagati si avvalevano di "canali di uscita sicuri" presso il porto di Cagliari e l'aeroporto di Milano Malpensa, ove lo stupefacente giungeva occultato all'interno di container commerciali o imbarcato in aeromobili provenienti dall'aeroporto dominicano "La Romana". In quel contesto, il principale fornitore del gruppo criminale sarebbe stato individuato in un alto Ufficiale della Policia National dominicana il quale, avvalendosi di ulteriori complici di stanza all'interno del scalo aeroportuale domenicano e in altre strutture portuali locali, riusciva a reperire grosse partite di cocaina, delle quali organizzava il carico e la spedizione, eludendo i controlli di polizia. Il 52enne manteneva, inoltre, stretti contatti con i sodali operanti a Roma, attraverso propri connazionali stabiliti in Veneto, i quali assicuravano un costante raccordo informativo, facilitando la pianificazione e il successivo perfezionamento dei traffici illeciti monitorati.Nel corso delle indagini sono state complessivamente sottoposti a sequestro oltre 500 kili di cocaina e, nell'ottobre 2017, sulla scorta del grave quadro probatorio ricostruito, il Tribunale di Roma ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti degli appartenenti all'organizzazione.
Poliziotto domenicano
L'ufficiale di polizia dominicano, stabilmente dimorante nel Paese caraibico, era riuscito a sottrarsi alla cattura, altri 19 indagati erano stati arrestati, successivamente condannati in primo grado sino a 20 anni di reclusione. Le attività di ricerca - mai interrotte - hanno consentito, nell'aprile 2023, di arrestare l'uomo grazie alla proficua collaborazione tra la Direzione distrettuale antimafia di della procura di Roma, Interpol e la Direzione centrale per i Servizi antidroga, finalizzata a fornire alle Autorità del Paese caraibico un adeguato supporto documentale e informativo.