Savoia e Re d'Italia: guerre, storie, intrighi e passioni. Ecco le verità

L'autore Antonio Parisi: “Uomini e donne che, ancora oggi, continuano a occupare un posto privilegiato nell'immaginario collettivo del nostro Paese”

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Roma

La Saga di Casa Savoia, ecco il libro che toglie il velo su uomini, donne guerre, storie e intrighi della famiglia Reale italiana.

E subito un inedito: era il 26 febbraio del 1973, quando il vice segretario del Fronte Monarchico Giovanile, Antonio Tajani, ora ministro degli Esteri della Repubblica Italiana, accompagnato dal Commissario Romano dello stesso Fronte Monarchico Giovanile, Antonio Maulu, ebbero un incontro nell’ambasciata del Vietnam del Sud con l’incaricato d’affari esteri, per rappresentare il loro sostegno alla causa del Sud Vietnam contro il comunista Nord Vietnam, ma soprattutto per proporsi di andare con altri cento giovani monarchici a Saigon (oggi Ho Chi Minh) a opporsi ai comunisti del Nord Vietnam. La domanda fu trasmessa al governo del Sud Vietnam, ma non se ne fece nulla perché il Sud Vietnam non aveva una “legione straniera”.

Questa è solo una delle tante e tante gustose notizie contenute nel volume “La Saga di casa Savoia” scritto da Antonio Parisi e edito per i tipi di Diarkos.

Il volume prende le mosse dal Medioevo e dagli eventi che hanno dato origine ai Savoia- caratterizzati da personaggi che a buon diritto potrebbero figurare tra epici poemi cavallereschi, come il conte Verde – il Re Artù delle Alpi, e i mitici e mistici oggetti di San Maurizio, che furono bramati dai potenti d’Europa dal medioevo sino a Adolf Hitler. E per giungere ai nostri giorni, al referendum istituzionale del 1946, all’esilio del Casato dall’Italia e all’ attuale contesa dinastica tra due rami dei Savoia-Carignano.

La vicenda della Sindone e il mistero del tesoro dei Savoia

In tutto questo si racconta con dovizia di particolari la vicenda della Sacra Sindone, del tesoro di Casa Savoia depositato ancora oggi nei sotterranei della Banca d’Italia a Roma e quello ancora più sconosciuto depositato a Londra ed ivi custodito con il consenso di Benito Mussolini. Tesoro, questo, che con lo scoppio della II guerra mondiale, fu temporaneamente sequestrato su impulso del Lord Cancelliere dello Scacchiere, e impegnato in un prestito di guerra al re d’Inghilterra contro l’Italia.

De Gasperi cerco di pignorarlo. Non ci riuscì perdendo, con i rimproveri dei giudici inglesi, la causa intenta a Londra, contro i custodi del denaro e casa Savoia a cui fu poi restituito. E a proposito del secondo conflitto mondiale nel libro si parla delle enigmatiche corrispondenze tra governo Francese e l’Italia. In quelle lettere vi è un mistero che potrebbe cambiare la storia d’Italia. E per questo forse, ancora oggi diversi servizi danno la caccia alle missive.

Nelle borse del Duce le carte sulla presunta omosessualità di Umberto

E su questa scia nel libro si parla anche del misterioso memoriale di Vittorio Emanuele III così come del dossier di Mussolini sulla presunta omosessualità del principe Umberto, conservato nelle borse sequestrate al duce nella sua cattura a Dongo. Documenti questi ultimi che si ritenevano distrutti e che invece furono fatti uscire poco dopo la morte di Umberto. Da quali fogne archivistiche saltarono fuori quelle carte? Prima della morte di Umberto, quel dossier era stato forse usato per ricattare l’esiliato? E da chi? Da organismi della Repubblica o da altri?

Sul destino dei Savoia non vengono dimenticate le profezie sulla fine della dinastia: da quelle antiche di una suora Savoia risalenti al 1450 a quelle più vicine a noi di San Giovanni Bosco a quella recentissima di San Pio. Tutte profezie di una inquietante precisione.

Quando Togliatti scrisse a “Sua Maestà”

Nel volume si legge del rapporto con uomini della storia recente Alcide De Gasperi, Andreotti ma anche Palmiro Togliatti di cui si presenta una lettera del 1954 in cui il leader comunista, su carta intestata “Camera dei Deputati” chiama Umberto II,”Sua Maestà” con lettere maiuscole E quindi dei misteri del referendum istituzionale del 1946: vinse la Repubblica, vinse la Monarchia o nessuno dei due? E perché secondo alcuni studiosi la Repubblica non è mai nata legalmente ma in forza di un golpe di Alcide De Gasperi la notte del 10 giugno 1946, quando esautorò il re senza attendere il responso della Corte di Cassazione? Il referendum fu o no proclamato il 18 giugno 1946 dalla Corte di Cassazione e con esso la nascita della Repubblica? E tanto altro ancora, non mancando neppure il racconto delle esilaranti performance sessuali dei Padri della Patria, Carlo Alberto, Vittorio Emanuele II ( di cui si invaghì anche la regina Vittoria)e della mitica contessa di Castiglione.

La passione per le produzioni gastronomiche di Casa Savoia

E per gli appassionati del palato, l’impulso dato da Casa Savoia alla realizzazione di alcuni prodotti: grissini, carne e piselli in scatola e persino lo zabaione.

Chi è Antonio Parisi

Antonio Parisi, giornalista professionista, che già ventenne, quale segretario nazionale del Fronte Monarchico Giovanile, collaborò con re Umberto II e con il ministro della Real casa Falcone Lucifero, è nato a Ginosa, in provincia di Taranto. Vive a Roma dagli inizi degli anni 80. Ha diretto per 9 anni l’emittente nazionale “Rete Mia”, e il quotidiano a tiratura nazionale “Il Meridiano”.

Titolo: La saga di casa Savoia
Sottotitolo: Storie e retroscena di politica, guerre, intrighi e passioni
Autore: Antonio Parisi
Collana: DK03 - Storie
Pagine: 384
Prezzo: euro 18
Ean: 9788832176148