Scorte a politici e vip: i super carabinieri diventano piantoni, la denuncia

Nota polemica del Nuovo Sindacato Carabinieri: “Organici al minimo, chiesti i rinforzi esterni. Militari specializzati demansionati”

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Roma

“Il Reparto Scorte e Sicurezze dell’Arma dei Carabinieri di Roma è in serio affanno.  Quotidianamente uomini specializzati devono fronteggiare le tantissime esigenze di servizio arrivando a richiedere anche rinforzi “esterni” per colmare quella perenne carenza organica che non permette di soddisfare tutte le esigenze lavorative, soprattutto quelle extra, non prettamente previste per questa specializzazione”.

La denuncia è del Nuovo Sindacato Carabinieri che in una nota riassume lo scenario in cui gli uomini dell'Arma sono costretti a lavorare.

Militari esperti a fare la vigilanza fissa

Prosegue la nota del sindacato Nsc: “Sono giorni, infatti, che personale specializzato viene chiamato in servizi di vigilanza fissa a persone sottoposte a particolari livelli di sicurezza, demansionandolo dunque rispetto all’incarico specifico per il quale tale personale è formato e specializzato. È una situazione paradossale e ormai cronica che influisce negativamente sul personale in termini si ottimizzazione delle risorse e di conseguenza in termini di valorizzazione e di efficienza dei singoli carabinieri”

Lo scenario al Comando Provinciale di Roma: “Con l'acqua alla gola”

“Addirittura – proseguono - il Comando Provinciale di Roma, competente per questo settore, non tiene conto né del blocco servizi, ovvero delle esigenze di “massimo impiego” nelle esigenze di servizio, né tantomeno delle richieste di rinforzo che provengono dal Reparto Scorte stesso per sopperire alla carenza organica. Occorre potenziare la Sezione Scorte con personale specializzato per il delicato incarico assegnato, in funzione della tutela dell’incolumità dello stesso personale impiegato e della protezione delle persone che devono essere “protette” come la legge prevede. NSC pretende il rispetto delle circolari e delle pubblicazioni dedicate emanate dal Comando Generale e dall'U.C.I.S. in merito alla sicurezza sul lavoro. Per un reparto che vive già con l’acqua alla gola, non è accettabile militari specializzati vengano dirottati in servizi in cui essi non sono previsti, quali i servizi di vigilanza fissa, togliendo ulteriore forza organica alle funzioni specifiche di scorta, lasciando definitivamente con l’acqua alla gola il Reparto”.

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