Sei anni in attesa di processo: pignorati i pc del Ministero della Giustizia
Per una causa condominiale ferma al Tribunale di Velletri, la Corte d'Appello di Roma condanna il Ministero che non paga. E ora il pignoramento
Sei anni per un processo e sei anni per ottemperare a una condanna esecutiva: via al pignoramento dei computer dei Gabinetto del Ministero della Giustizia: la storia dell'assurdo accade a Roma.
C'era il Governo Monti quando otto condomini di uno stabile di Ciampino decidono di impugnare la delibera assembleare davanti al Tribunale di Velletri. Una serie di accadimenti processuali - cambi di giudice, problemi di cancelleria e rinvii vari - fanno si che la causa vada per le lunghe e termini solamente nel 2017 a distanza di ben sette anni dall'inizio del processo. Ora la vendetta: vista la lentezza hanno preparato il pignoramenti dei computer del Gabinetto del Ministero della Giustizia.
Dalla perte dei ricorrenti la Legge Pinto
I condomini si sono rivolti all'Associazione Giustitalia che ha invocato la Legge Pinto contro le lungaggini che prevede “il diritto all’equa riparazione per il mancato rispetto del “termine ragionevole” di durata del processo. L’organo competente a decidere sulle domande di equo indennizzo per l’eccessiva lungaggine dei processi è la Corte d’appello.
Dopo sei anni di inottemperanza via libvera al pignoramento
A seguito del ricorso proposto dai condomini, la Corte di Appello di Roma ha condannato il Ministero della Giustizia, in persona del Ministro, a pagare 1500,00 euro di indennizzo per ciascun condomino per un totale di 12 mila euro. E vista l'inottemperanza del Ministero, a distanza di ben sei anni dalla condanna esecutiva, l'Associazione Giustitalia sarà costretta a pignorare i computer del Gabinetto del Ministro.
L'associazione Giustitalia ha fornito la documentazione dei fatti che non pubblichiamo per motivi di privacy dei ricorrenti.