Sfregio all'impianto sportivo Don Pino Puglisi, era stato confiscato al clan Gambacurta

La devastazione: armadi spaccati, libri stracciati e gettati in terra, scrivanie distrutte, impianto elettrico divelto, perfino il calciobalilla a pezzi

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Roma

Nella notte tra il 20 e il 21 agosto ignoti hanno completamente devastato la sala polifunzionale dell'impianto sportivo Don Pino Puglisi, utilizzata per le attività di studio, laboratori e corsi del Gruppo Sportivo Montespaccato.

L'impianto già di proprietà del clan Gambacurta, nel luglio scorso è tornato agli onori della cronaca per la discutibile sentenza di revoca parziale della confisca poi sospesa su richiesta della Procura generale della Corte di Appello, anche a seguito della mobilitazione innescata dall’Asilo Savoia, azienda pubblica che ne gestisce temporaneamente le attività sportive a valenza sociale con il programma “Talento & Tenacia - crescere nella legalità”.

Danneggiati persino il campo di calciotto e gli spogliatoi

Armadi spaccati, libri stracciati e gettati in terra, scrivanie distrutte, impianto elettrico divelto, perfino il calciobalilla fatto a pezzi e reso completamente inservibile. Fortemente danneggiati anche il campo di calciotto e gli spogliatoi annessi dedicati alla scuola calcio e alle giovanili.

"Non è solo vandalismo, ma un atto di forza"

Tutto a ridosso della riapertura della stagione sportiva, ad evidente volontà di arrecare importanti danni economici al Montespaccato e all’Asilo Savoia, allontanando così dal centro sportivo bambini e famiglie, che in misura sempre crescente frequentano il “Don Pino Puglisi”, diventato un vero e proprio punto di riferimento per l’intero Quartiere. “Non è di certo la prima volta che subiamo atti di vandalismo - dichiara l’amministratore del GS Montespaccato Antonello Tanteri - sempre prontamente denunciati alle autorità, ma in questo caso ci troviamo di fronte a qualcosa di ben diverso, un’affermazione di forza volta a dimostrare all’intero quartiere che tutto quello che stiamo facendo a Montespaccato dal giorno del sequestro della polisportiva e dell’impianto può essere fermato e distrutto con facilità”.