Talpa in Procura, Camilla Marianera condannata a sei anni di reclusione

La praticante avvocato, grazie alla richiesta della Procura, sconterà la detenzione agli arresti domiciliari: alla lettura della sentenza è scoppiata in lacrime

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Camilla Marianera
Roma

Camilla Marianera è stata condannata a sei anni di carcere. A stabilirlo i giudici dell'Ottava sezione penale del Tribunale di Roma. La pena, grazie alla specifica richiesta del Pm, potrà esser scontata ai domiciliari con il braccialetto elettronico.

Camilla Marianera, in carcere dal 14 febbraio 2023, è stata condannata per corruzione in atti giudiziari e non le sono state concesse le attenuanti generiche anche se era incensurata. La Procura aveva chiesto 6 anni di reclusione. Alla lettura del dispositivo la ragazza è scoppiata in lacrime.

La condanna 

Il procuratore aggiunto Paolo Ielo,  al termine della requisitoria, aveva anche sollecitato inoltre l'invio degli  atti per falsa testimonianza in relazione alla deposizione in aula del titolare di uno studio dentistico romano che, secondo l'accusa,  avrebbe fornito all'imputata un finto alibi. "Una condotta di solidarietà criminale su cui dovremo indagare - ha detto Ielo - perché la ragazza era in carcere e quindi non può esser stata lei a convincere il teste a dire il falso. Il teste Rosati era palesemente falso e ora chiediamo sia rinviato a giuduzio".

Dall'amore al carcere

Il compagno di Marianera, Jacopo De Vivo, arrestato con lei nel giorno di San Valentino del  2023, è stato già condannato a 5 anni con rito abbreviato per la stessa accusa (corruzione in atti giudiziari). Secondo quanto ipotizzato dall'accusa i due “erogavano utilità economiche a un pubblico ufficiale allo stato ignoto, appartenente agli uffici giudiziari di Roma e addetto all'ufficio intercettazioni”, perché rilevasse l'esistenza di procedimenti coperti dal segreto e di intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche, “atti remunerati mediamente nella misura di 300 euro a richiesta.”

Il risarcimento delle Parti civili

Con la sentenza è stata disposta una provvisionale di 15mila euro per le parti civili, presidenza del Consiglio dei ministri e ministero della Giustizia.

"Ci vediamo a casa"

Le uniche parole che ha proferito la Marianera sono state quelle rivolte ai genitori: "Ci vediamo a casa", ha detto in lacrime la giovane praticante avvocato che dovrà passare un lunto periodo tra le mura domestiche senza poter uscire visto che avrà il braccialetto elettronico.