Tattoo art: Marco Manzo, un romano dalla Biennale di Venezia al MET di New York fino a Art Basel Miami Beach 2024
L'artista: “In alcuni ambienti lavorativi, mostrare un tatuaggio è ancora tabù. Io invece creo opere discrete, intime, che raccontano storie personali, emozioni o ricordi profondi”
Marco Manzo sbarca all’Art Basel di Miami. Il celebre tatuatore e artista italiano sarà presente alla più importante fiera di arte moderna e contemporanea del mondo, che si terrà a Miami Beach dal 6 all’8 dicembre, con anteprima riservata il 4 e 5 dicembre.
L’installazione di Manzo sarà esposta presso lo stand Gruppo Start, offrendo al pubblico una nuova occasione per ammirare il suo lavoro, che fonde virtuosismo artistico e innovazione stilistica.
Chi è Marco Manzo
Manzo, figura di spicco nel panorama internazionale, è noto per aver trasformato il tatuaggio in una vera forma d’arte. Le sue opere sono già state protagoniste alla Biennale di Venezia, al Metropolitan Museum di New York, e persino in luoghi inaspettati come la chiesa dei Miracoli a Roma. Visual artist, scultore e designer, è il precursore dello stile “ornamentale”, una cifra stilistica unica che trae ispirazione da tradizioni tessili, mandala, chandelier vittoriani e architetture barocche, come quelle di Noto. Attraverso il suo lavoro, Manzo veste il corpo umano con eleganza, creando opere che uniscono passato e modernità in una nuova forma di riconoscibilità artistica.
"La mia è una missione contro i pregiudizi"
La nuova avventura americana è stata presentata presso la sede della Stampa Estera a Roma. “La mia è un po’ una missione - ha dichiarato Manzo - vengo da un periodo in cui dire di essere tatuatore significava essere giudicati. Ho cercato di elevare questa professione, portando il tatuaggio a dialogare con le altre arti. Ancora oggi persistono pregiudizi: in alcuni ambienti lavorativi, mostrare un tatuaggio è ancora tabù. Io invece creo opere discrete, intime, che raccontano storie personali, emozioni o ricordi profondi”.