Termovalorizzatore, il Tar dà il via libera all'impianto. Respinti i i ricorsi

I giudici amministrativi hanno bocciato i ricorsi dei comitati perché destituiti di fondamento. D'Amato: "Ricorso al Consiglio di Stato"

Roma

Il Tribunale amministrativo del Lazio ha rigettato tutti i ricorsi presentati dalle associazioni ambientaliste per chiedere la verifica degli atti propedeutici, avviati dall'amministrazione comunale, per la realizzazione del termovalorizzatore a Roma.

Una decisione arrivata dopo il rinvio da parte del Tribunale amministrativo di 14 giorni fa. I ricorsi, scrivono i giudici nella sentenza, devono essere rigettati perché "destituiti di fondamento". 

I ricorsi

I Sindaci di Albano, Massimiliano Borelli, e Ardea, Maurizio Cremonini, il Forum Ambientalista, che rappresenta le associazioni del territorio riunite nella Rete Tutela Roma Sud, e le Aziende agricole, che difendono soprattutto la salubrità dei propri prodotti, per impedire che le sostanze inquinanti possano risalire la catena alimentare fino ai consumatori finali, soprattutto bambini - assistiti dall’Avvocato Claudio Tamburini per conoscere i dettagli del Ricorso ne sono certi: “Il ricorso può salvare la Città di Roma da un errore in grado di rovinare un territorio di pregio per sempre”.

Il provvedimento

"È con riferimento al complesso delle normative sulla pianificazione della gestione del ciclo dei rifiuti", si legge nel provvedimento, che deve valutarsi "il rispetto dei criteri direttivi eurounitari e non atomisticamente in funzione di uno specifico atto di pianificazione". La previsione del Piano commissariale, in questo senso, non incide "sull'assetto complessivo del sistema". Ed inoltre "non sembra potersi negare che la risoluzione delle questioni legate alla gestione dei rifiuti di Roma Capitale e alla chiusura del ciclo, anche assicurata da una razionalizzazione e e realizzazione di nuovi impianti, compreso il tmv, abbia attinenza sia con le più generali politiche energetiche sia con la realizzazione di condizioni attesa a valorizzare" imprese e investimenti.

Il nodo della Regione

Inoltre, dice la sentenza, chi avrebbe dovuto semmai sollevare un problema di competenze sarebbe la Regione, che però "non ha promosso alcun giudizio di legittimità" trattandosi peraltro di "temporanea allocazione di poteri" in capo al commissario. Rispetto alla localizzazione del tmv è ribadito che "a oggi sul sito in esame, Santa Palomba, non insiste alcun fattore escludente di tutela integrale".

D'Amato (Azione): "Ricorso al Consiglio di Stato"

“Annuncio ricorso al Consiglio di Stato contro il termovalorizzatore è un atto temerario che serve solo a far perdere tempo prezioso. Si vada avanti senza incertezze nell'interesse della Capitale”. Lo scrive su Twitter il Consigliere di Azione della Regione Lazio, Alessio D’Amato  

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