Topi da record a Roma, colpa del caldo e dei rifiuti: è il prezzo dell'estate

Il presidente della Società di Medicina Ambientale: “Il gran caldo incide anche sul proliferare di zecche e zanzare. Un problema di tutte le città"

Topi al Colosseo
Roma

Invasione di topi a Roma? Non è un record né allarme, ma una “situazione fisiologica dovuta alle ondate di calore estreme che ne aumenta la proliferazione”. A poche dalla super derattizzazione del Colosso, la Scienza salva Roma dall'invasione e dalla campagna denigratoria sui media di tutto il mondo.

Spiega il professor Alessandro Miani, Presidente della Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) Alessandro Miani e medico e docente di Prevenzione ambientale alla Statale di Milano: “Il caldo estremo incide non solo sulla presenza di insetti come zanzare e zecche, ma anche sulla proliferazione dei topi in città, con conseguenti pericoli igienico-sanitari per la popolazione della Capitale”.

Inventi miti e estati roventi aiutano la proliferazione

Miani aggiunge: “Uno studio condotto lo scorso anno da ricercatori di Stati Uniti e Canada ha dimostrato come l’aumento delle temperature e gli inverni più miti abbiano un effetto diretto sulla proliferazione dei roditori nelle aree urbane. I topi sono infatti animali che non resistono alle basse temperature, mentre si moltiplicano in presenza di condizioni favorevoli come il forte caldo. Non solo. L’accelerazione del processo di decomposizione dei rifiuti lasciati sotto il sole presso cassonetti o davanti le abitazioni nelle aree urbane di Roma, fenomeno che si intensifica durante le ondate di calore, porta i ratti ad uscire allo scoperto in cerca di cibo e acqua, e incrementa le occasioni di contatto tra esseri umani e roditori”.

Professore, è un problema solo di Roma o comune ad altre città?

Alessandro Miani, Società italiana di Medicina Ambientale
 

A Milano, tanto per fare un esempio che in Italia piace tanto ce ne sono un po' di meno per numero di abitante, siamo a 2,5. Ma non sono forse visibili anche per una ridotta quantità di verde urbano rispetto a Roma. E poi c'è il problema dei rifiuti e dei turisti che a Milano non c'è”.

E le altre città Europee?

“In Italia sono 500 milioni e sappiamo che vivono soprattutto in anfratti e escono per cercare cibo. E' un problema che c'è in tutte le città e a Roma vedere dei ratti in centro non è piacevole Tevere, bar e ristoranti sono per loro un'attrazione irresistibile”.

I pericoli per la salute?

“E' un pericolo sul fronte igienico-sanitario considerato che sono circa 40 le patologie che possono essere trasmesse direttamente o indirettamente dai ratti, attraverso il contatto o con le deiezioni rilasciate nell’ambiente. Tra queste figurano Leptospirosi, Peste, Salmonellosi, Tifo murino, Tularemia, Coriomeningite linfocitaria e Rabbia. Ad oggi non esistono numeri certi circa il numero di roditori che affollano la città di Roma: secondo alcune stime sarebbero circa 10 milioni, pari a 3,5 topi per ogni abitante”.

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