Uccise la compagna Martina Scialdone fuori da un ristorante: la Procura di Roma: “Ergastolo per il femminicida Bonaiuti”

I fatti risalgono al 2003 al Tuscolano: l'uomo non accettava le fine della relazione: la follia con un colpo di pistola

Roma

Femminicidio Martina Scialdone, la Procura di Roma ha chiesto la condanna all’ergastolo con isolamento diurno di 18 mesi per Costantino Bonaiuti, l'ingegnere di sessantuno anni che nel gennaio 2023 ha sparato e ucciso l’ex compagna fuori da un ristorante in via Amelia al Tuscolano a Roma.

Nella requisitoria la pm Barbara Trotta ha ricordato quanto accadde il 13 gennaio 2023 quando Bonaiuti uccise l’ex al culmine di una lite dopo che Martina aveva deciso di interrompere la relazione iniziando a frequentare un ragazzo. Il delitto avvenne davanti al fratello della vittima, arrivato sul posto perché preoccupato per la sorella. ‘’Ciò che ha fatto deragliare Bonaiuti - ha detto la pm in aula - è stata la volontà della donna di essere libera e di avere un’altra relazione”.

"Uscito di casa armato, controllava la donna con un gps"

Bonaiuti è accusato di omicidio volontario aggravato dai motivi futili e abietti rappresentati dalla gelosia, dall’aver agito contro una persona a lui legata da relazione affettiva, e dalla premeditazione, in particolare, “portando con sé l’arma sul luogo dell’appuntamento essendo consapevole della volontà di interrompere definitivamente la relazione controllandone gli spostamenti grazie all’installazione clandestina di un dispositivo gps collegandolo al suo cellulare”.

La piemme: "Ultimo appuntamento fatale"

L’uomo è accusato anche di porto illegale in luogo pubblico della pistola semiautomatica Glock che deteneva per uso sportivo. “Quello fra Martina e Bonaiuti era un rapporto molto tormentato, in lei c’era grande confusione, decide di lasciarlo ma non ce la fa a dare un taglio netto – ha affermato la pm in aula davanti ai giudici della Corte d’Assise - Martina è incorsa nell’errore che fanno molte donne di non riuscire a troncare una relazione e di accettare di andare all’ultimo appuntamento che le è stato fatale”.

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