Una piazza per l'Europa alla Corte dei Conti. Lega: “270 mila euro di soldi dei romani”

La manifestazione del 15 marzo a Piazza del Popolo “pagata dal Comune di Roma”. La Lega furiosa: “Comizio politico con fondi pubblici”

Roma

Una piazza per l'Europa alla Corte dei Conti. Lega: “270 mila euro di soldi dei romani”

Una “Piazza per l'Europa”: la manifestazione indetta da Michele Serra si trasforma in una bufera “con soldi pubblici”. Anche se il sindaco Gualtieri, ammettendo l'impegno economico del Comune, si è giustificato spiegano la “perfetta legalità” della scelta, “poiché si è trattato di un evento con sindaci di diversi schieramenti a sostegno dell'Europa”.

La Lega "non molla"

Ma la Lega non molla e i consiglieri comunali, Santori e Politi, puntuali al primo mattino hanno presentato l'esposto al procuratore generale della Corte di Conti, segnalando “una richiesta di verifica di eventuale responsabilità per danno erariale”.

"L'evento di piazza del Popolo pagato con 270 mila euro di fondi del Comune"

Scrivono i consiglieri: “Quanto accaduto il 15 marzo scorso a piazza del Popolo lascia sconcertati. La manifestazione 'Una Piazza per l'Europa – Tante città, un'unica voce', presentata come un'iniziativa spontanea e partecipata, si è rivelata, nei fatti, un evento organizzato e pagato con 270.000 € di fondi pubblici direttamente da Roma Capitale: lo conferma la determinazione dirigenziale RH/739/2025, e la verità sta venendo a galla”.

"Palco, transenne, pulizia delle strade e vigili urbani: ecco le spese"

E non paghi, continuano: “La spesa per la manifestazione è stata giustificata come rientrante nelle attività di Roma Capitale, nonostante in altre occasioni il Sindaco abbia negato l’utilizzo di spazi istituzionali a iniziative promosse da associazioni. Le spese per l'affitto del palco, l'amplificazione, la pulizia straordinaria delle strade, le transenne, l'occupazione del suolo pubblico e ogni altro costo organizzativo,compresi gli straordinari della Polizia Locale, per un comizio politico spacciato per evento istituzionale. I cittadini hanno il diritto di conoscere come vengono spesi i loro soldi, specie in tempi di ristrettezze economiche”, insistono Santori e Politi.

"Gualtieri con la fascia tricolore e la piazza cantava Bella Ciao"

E poi sollevano un caso politico: “Il sindaco Gualtieri ha scelto di partecipare indossando addirittura la fascia tricolore, rappresentando così l'intera città di Roma in un'iniziativa, al contrario, chiaramente divisiva: la piazza cantava 'Bella Ciao', e, pur esibendo le bandiere della pace, chiedeva il riarmo dell'Europa. Un messaggio ambiguo e non condiviso da tutta la cittadinanza. A che titolo il Sindaco ha deciso di rappresentare tutti i romani in una manifestazione che non aveva nulla di unitario? La città non può essere ritratta in maniera unilaterale su temi così delicati e controversi. Pretendiamo chiarezza e trasparenza”.

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