Vannacci indagato a Roma per i contenuti del suo libro: "Istigazione all'odio"

Il generale dell'Esercito, Roberto Vannacci, è indagato a Roma in relazione ad alcune affermazioni che compaiono nel suo libro "Il mondo al contrario"

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Roma

Il generale dell'Esercito, Roberto Vannacci, è indagato a Roma in relazione ad alcune affermazioni che compaiono nel suo libro "Il mondo al contrario". Nei suoi confronti viene contestato il reato di istigazione all'odio razziale.

Il procedimento è stato avviato dopo alcune denunce presentate nelle scorse settimane da associazioni.

Problemi a raffica

Ma i problemi per Vannacci non si limitano al libro, divenuto un best seller. Prima dell'inchiesta sull'odio razziale, proprio la scorsa settimana, era arrivato al generale un avviso di garanzia per falso e peculato. “Criticità, anomalie e danni erariali nelle autocertificazioni e nelle richieste di rimborso depositate”, è scritto nell’informativa finale dell’ispezione avviata per ordine dello Stato maggiore della Difesa sul periodo in cui il generale Roberto Vannacci ha ricoperto l’incarico di addetto militare a Mosca. Tutto materiale che gli ispettori hanno già trasmesso alla magistratura e sul quale la procura militare, “procede per peculato e truffa“. A Vannacci verrebbero contestate “indennità di servizio per i familiari percepite illecitamente, spese per benefit legate all’auto di servizio non autorizzate, rimborsi per l’organizzazione di eventi e cene che in realtà non sarebbero stati organizzati”.

La difesa della Lega

 “Si tratta della solita inchiesta a orologeria – fanno sapere i vertici della Lega – Vannacci è un uomo amato dai cittadini e scomodo al palazzo. Visto che non riescono a intimidirlo in altro modo ci provano con inchieste e minacce. La nostra stima nei suoi confronti non cambia, anzi aumenta”.