Via della Seta, la mossa segreta di Alemanno: dopo Geraci arruola Patuanelli

Gianni Alemanno insieme a Stefano Patuanelli e Michele Geraci a Roma per un convegno di economia mondiale

David Perugia di
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Roma

A leggere le prime carte ufficiali c'è da sobbalzare: che ci fa Gianni Alemanno insieme  a Stefano Patuanelli, oggi capogruppo dei 5 Stelle e già ministro dello sviluppo economico e al “padre” della Via della Seta, il professor Michele Geraci, ex sottosegretario del Governo Conte 1 e professore della New York University a Shangai?

La risposta viene dal convegno “Italia, via della seta e BRICS” previsto per giovedì 18, durante il quale il “padre” del movimento Indipendenza ha chiamato al tavolo della discussione Marcos Prado Troyjo.

Il vertice

Il vicemistro del Brasile e Presidente della New Development Bank, ovvero la Banca di sviluppo dei BRICS (in un certo senso l’equivalente della Banca mondiale occidentale), Yanyu Zhang, numero tre dell’Ambasciata cinese a Roma, e il prof. Jeffrey D. Sachs, eminente professore della Columbia University. Con lui Patuanelli e Geraci per dire che l'Europa e l'Italia devono smetterla di far finta che i Brics non esistano “e se non cambiano atteggiamento rischiano l'isolamento".

Messaggio al Governo Meloni

Il messaggio è al Governo Meloni ed è stato già ribadito in altre sedi dallo stesso Alemanno: “ L’Italia, in particolare, non ha nessuna convenienza ad atteggiarsi - come ha fatto Draghi e come sta continuando a fare la Meloni - come grande avversaria delle cosiddette ‘autocrazie orientali’”.E i rumors sul convegno giurano che “gli esponenti del centrodestra come quelli del centrosinistra, invece, hanno preferito declinare l’invito, come lamentano gli organizzatori di Indipendenza! Forse per non irritare l’alleato americano, oppure semplicemente per non  ammettere che Giuseppe conte qualcosa di buono è riuscito a fare”.