Zingaretti alla Camera, Regione Lazio coi 5 Stelle balla. Voto a marzo 2023

Gli effetti delle elezioni anticipate su Roma e il Lazio. Tra le ipotesi una candidatura alle Politiche di Roberta Lombardi: “Se lo fa Zinga..."

Roma
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Crisi di Governo, dimissioni Draghi e elezioni al 25 settembre: da giovedì 21 il Pd del Lazio è nel pallone: come garantire che il campo largo con Pd e 5 Stelle uniti alla Regione Lazio possa tenere senza esplodere? E come tenere in piedi una Giunta regionale col presidente Zingaretti sempre più in odore di candidatura alla Camera?

La sintesi è semplice: non accadrà nulla perché elezioni o no, perché i magnifici 7, eletti al Consiglio del Lazio col Movimento (Silvia Blasi, Loreto Marcelli, Valerio Novelli, Gaia Pernarella, David Porrello e gli assessori Valentina Corrado e Roberta Lombardi) non hanno alcuna intenzione di lasciare la poltrona. Andranno avanti sino alle Regionali del 2023 per non perdere quel poco di vantaggio che consente a chi è già eletto di fare campagna da una comoda postazione.

E questo garantirà a Zingaretti di poter tirare avanti ben oltre l'eventuale insediamento come deputato o senatore (le voci parlano insistentemente di un seggio alla Camera) e di guidare da presidente del Lazio anche l'attività parlamentare almeno sino a primavera del 2023.

Zingaretti alla Camera: "Roma e Gualtieri sono blindati"

"Dunque il Lazio è blindato, come blindata è Roma. “A Roma non ci sono problemi – racconta un senatore Pd della prima linea romana” - abbiamo vinto le elezioni dello scorso anno al doppio turno e senza accordi”. La conclusione si riassume in 2 parole: “Roma è blindata e al massimo bisognerà trattare per portare a casa la prosecuzione del programma di Gualtieri: termovalorizzatore, Pnrr, Giubileo ed Expo. Chiunque dovesse governare – continua – non potrà smontare il programma per la Capitale. Sarebbe una responsabilità troppo grande di fronte ai romani”.

Zingaretti alla Camera: il centrodestra rinvia il brindisi

In questo scenario chi rimette in frigo le bottiglie di bollicine è il centrodestra romano e del Lazio che, partito già sconfitto alle Regionali, spera che l'esplosione del Governo abbia un riverbero in Regione Lazio, dove l'asse tra Pd e 5 Stelle ha sempre garantito la tenuta e che ora ha fatto il suo tempo. Invece non sarà così: dovrà affrontare una campagna elettorale, magari sull'onda di un ipotetico successo nazionale ma col voto regionale che si gioca a Roma, dove Gualtieri e il Pd continueranno il viaggio senza problemi.

Zingaretti alla Camera: potrebbe trovarsi come avversario l'alleata Roberta Lombardi

Semmai rivoluzione dovesse esserci, sarà nella mani di Roberta Lombardi. L'assessore alla Transizione Ecologica è in odore di ri-candidatura con Giuseppe Conte ma è un film che vedrà la sceneggiatura definitiva entro la prima decade di agosto. Su questo punto i Cinque Stelle contiani hanno messo sul piatto un ragionamento semplice: La lombardi ha un suo seguito elettorale, ha esperienza di Governo e se vale la regola che Zingaretti può candidarsi restano presidente, vale anche per l'assessore. Sarebbe uno scontro epico: uniti in Giunta, separati e avversari in campagna elettorale. Il “Campo largo” ha prodotto anche questo.