Zingaretti il gran rifiuto a Schlein: ”Non mi candido per arrivare secondo”

La Schlein capolista in tutte le circoscrizioni per le Europee fa saltare il nervi a Zingaretti. Se Smeriglio fallisse con i Verdi sarà vicesindaco di Roma

di David Perugia
Roma

Zingaretti riappare ma per scomparire: l'ex presidente di Regione Lazio e potente romano Nicola Zingaretti alle Elezioni Europee non ci sarà. La condizione per la sua candidatura a Bruxelles era quella di essere capolista nella Circoscrizione dell'Italia Centrale.

Poteva essere un tandem con la Schlein, doveva essere un ticket ma alla fine l'ex Governatore del Lazio si sarebbe tirato indietro per “orgoglio”: “Va bene tutto ma arrivare secondo proprio no”, avrebbe detto ai suoi “grandi elettori” e questo perché la segretaria Elly ha ormai formalizzato la sua presenza come capolista in tutte e cinque le circoscrizioni europee. Ma il retroscena che non trova conferme ufficiali è che Zingaretti abbia deciso di fare dietrofront per “far misurare” la segretaria con la base che l'ha votata e osservare con distacco l'ipotesi di un flop elettorale e la sua capacità di incidere sull'affluenza al voto.

Smeriglio candidato con i Verdi: per lui c'è il paracadute pronto a Roma

E poi c'è il nodo di Massimiliano Smeriglio. Da sempre uniti, Zingaretti avrebbe provato più volte a mediare sull'uscita dalla coalizione ma sotto sotto sarebbe pronto un accordo per salvarlo dall'ipotesi che la lista con i Verdi Smeriglio non possa raggiungere la soglia di sbarramento. Qualora dalle urne dovesse verificarsi, ci sarebbe già un pre accordo con Smeriglio e Gualtieri per mantenere la base elettorale di Roma. Rompendo ogni indugio sulla debolezza della Giunta, per Smeriglio sarebbe pronta la poltrona di vicesindaco. E non è fanta politica.

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