Care Imprese attenzione alla PEC
da sx: Dott. A. Sorrento, Avv. M. Sances e Dott. B. Maizzi
Dopo i convegni di Milano e Roma i Presidenti di PIN e Movimento Consumatori tornano a parlare degli indirizzi pec assegnati dalle Camere di commercio all’insaputa delle imprese: “E’ importante che le imprese conoscano il registro nazionale delle pec per verificare il proprio indirizzo”.
Lo scorso 3 ottobre si è tenuto a Milano il convegno dal titolo “Nuovi controlli Inps dopo il decreto legge 19/2024” che ha fornito i primi chiarimenti sui nuovi controlli dell’Inps entrati in vigore dal 1° settembre scorso.
Il convegno ha visto come relatori la dott.ssa Donatella Dragone, commercialista in Milano, e l’avv. Matteo Sances, componente del consiglio direttivo di Camera Civile Salentina. Al convegno ha preso parte anche il presidente di PIN nonché di Movimento Consumatori Maglie, il Cav. Antonio Sorrento.
Sempre durante il convegno i relatori hanno avuto modo di segnalare alcune gravi anomalie legate alla posta elettronica certificata.
In particolare, è emerso che le Camere di commercio possono assegnare d’ufficio alle imprese degli indirizzi pec che purtroppo non sempre sono al corrente di ciò che accade.
Sul punto, fanno sapere il Dott. Sorrento e il Vicepresidente nazionale di Movimento Consumatori, il Dott. Bruno Maizzi “Grazie a questo convegno abbiamo appreso che L’art 16 del Dl n.185/2008 (dopo le modifiche intervenute con Dl n.76/2020) ha previsto al comma 6bis l’assegnazione d’ufficio di un domicilio digitale alle imprese prive di pec o con pec scaduta. Dunque può succedere che in caso di pec scaduta durante il periodo della riattivazione la camera di commercio provveda all’apertura di una nuova pec che diventa automaticamente quella ufficiale. Ciò vuol dire che anche se l’impresa dovesse aprire un’altra pec, o rinnovare in ritardo la precedente, l’unica valida a ricevere gli atti dell’amministrazione rimarrebbe sempre e comunque quella assegnata dalla Camera di Commercio.”
Continuano il Dott. Sorrento e il Dott. Maizzi “Per evitare che l’impresa sia all’oscuro della nuova pec ufficiale il successivo comma 6ter prevede che il Conservatore dell’ufficio del registro delle imprese chieda alla società di riattivare la pec scaduta ma a quanto pare rileviamo dei difetti di comunicazione poiché riceviamo molte segnalazioni da parte di contribuenti ignari della situazione. Come può fare dunque l’azienda a verificare che la sua pec sia quella ufficiale? Semplice, basta andare sul sito di Inipec (si veda https://www.inipec.gov.it/cerca-pec ), che rappresenta il registro ufficiale nazionale”.
Il problema purtroppo sorge laddove l’impresa venga a conoscenza solo a mesi di distanza della nuova pec e magari dopo aver ricevuto atti fiscali ormai scaduti. Al riguardo fa presente l’Avv. Matteo Sances – che per primo ha individuato la norma – che la legge prevede specifici obblighi informativi della Camera di Commercio ed eventuali omissioni dovranno essere segnalate a dovere per tutelare le imprese in tutte le sedi opportune.