Consorzi di bonifica: una possibile soluzione al problema?
Erano in tanti oggi tra amministratori comunali, sindacati, imprenditori agricoli e cittadini i partecipanti al sit-in organizzato oggi per la protesta sull'annoso problema delle cartelle pazze dei consorzi di bonifica che continua a vessare consumatori ed imprenditori che si vedono recapitare giorno dopo giorno fermi amministrativi e pignoramenti.
Oggi ai piedi della Regione Puglia di Lecce, a distanza di quasi un anno dal primo incontro con l'assessore Pentassuglia nella sede centrale di Bari si è voluto ribadire un imbarazzante disinteresse del problema da parte degli organi politici competenti che continuano con il gioco dello scarica barile.
Tra gli intervenuti oggi segnaliamo la senatrice Adriana Poli Bortone che nel suo intervento ha evidenziato evidenti responsabilità in capo alla regione ancor prima che nei confronti del governo centrale, sottolineando l'imbarazzante incompetenza di certi organi politici le cui conseguenze ricadono sul territorio salentino già in sofferenza per via della xilella e ancor peggio sui poveri agricoltori che con dignità e sofferenza cercano di tenere " in fiore " i propri terreni agricoli.
È intervenuto anche il presidente delle partite Iva e del movimento consumatori il dottor Antonio Sorrento, che ha rimarcato l'importanza del piano B, ossia la petizione numero 609 della XIX Legislatura presentata lo scorso anno in senato con la quale si propone la soluzione al problema mediante la richiesta di un fondo specifico per via della calamità naturale causato dalla xilella da utilizzare come ristoro per i territori rientranti nel perimetro consortile.
Le ultime notizie che trapelano dal palazzo di Roma sono che il prossimo 22 marzo il Ministero dell' Agricoltura dovrà esprimersi sul presunto ampliamento del fondo già dedicato ai danni causati dalla xilella e che parte dello stesso sarebbe dedicato ai territori morosi rientranti nel perimetro dei consorzi di bonifica.
Attenderemo dunque fiduciosi questa data che segna inevitabilmente un ultimatum concesso dal movimento spontaneo dei trattori salentini che sono già pronti, in caso di ennesimo bluf politico, a marciare in direzione regione puglia - Bari