Riapertura Rottamazione: vera opportunità?

Fisco e Dintorni

Nei giorni scorsi il decreto Milleproroghe ha riaperto i termini per la Rottamazione Quater e al riguardo è intervenuto l’Avv. Matteo Sances sui canali di AntennaSud ma le sorprese non sono positive.

 

È finalmente ufficiale la riapertura della Rottamazione Quater ma molto scetticismo è emerso durante la trasmissione Tutelati andata in onda su AntennaSud il 7 marzo scorso.

Al riguardo, ricordiamo che la Rottamazione Quater è una misura del Governo, introdotta nel 2023, che ha permesso di pagare le vecchie cartelle esattoriali scadute (ossia quelle affidate al concessionario della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022) versando solo l’importo dovuto a titolo di capitale ed eliminando le sanzioni e gli interessi.

Purtroppo molti contribuenti sono decaduti da tale agevolazione per l’impossibilità di sostenere il pagamento dei debiti seppur scontati delle sanzioni e nonostante fosse previsto anche un pagamento rateale. La norma originaria, infatti, prevedeva la possibilità di pagare fino a un massimo di 18 rate ma con il grosso limite che le prime due dovevano avere un importo del 10% del dovuto (per capirci, a fronte di un debito di euro 10.000 le prime due rate ammontavano a 1000 euro e poi c’erano 16 rate da 500 euro; nb: abbiamo evitato di indicare gli interessi per semplicità).

Ciò ha comportato che molti contribuenti fossero decaduti proprio per l’impossibilità di riuscire a sostenere le prime due rate di importo sproporzionato rispetto alle successive.

Ebbene, proprio dopo aver esaminato il decreto Milleproroghe (Legge n.15/2025 di conversione del D.L. 202/2024 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.45 del 24 febbraio 2025) che permette di far rientrare i contribuenti decaduti, l’Avv. Sances ha dichiarato “In base a quanto previsto dal decreto Milleproroghe i contribuenti decaduti alla data del 31 dicembre scorso potranno chiedere di aderire nuovamente alla Rottamazione Quater ma potranno pagare con un massimo di 10 rate uguali e dunque tutte le rate ammontano al 10% del dovuto”.

Continua l’Avv. SancesE’ presumibile pensare che se i contribuenti sono decaduti in passato perché l’importo delle rate era troppo alto prevedere una nuova rateazione con rate ancora più alte non aiuterà sicuramente. In ogni modo, il vantaggio per i contribuenti è che la richiesta di rottamazione comporta immediatamente la sospensione delle azioni del concessionario (pignoramenti, fermi, ipoteche etc…) e permette alle aziende di poter ottenere il Durc ma riuscire a pagare il debito resta veramente difficile. Insieme ad alcune associazioni di consumatori e imprese come Partite Iva Nazionali e Movimento Consumatori cercheremo di segnalare questa situazione alle istituzioni per venire incontro alle esigenze dei contribuenti e imprese”.

 

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