Tribunale di Lecce annulla pignoramento esattoriale

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Fisco e Dintorni

I giudici di Lecce annullano un pignoramento di Agenzia Riscossione da oltre 140.000 euro. Il motivo? I tributi erano sospesi e l’azione risultava illegittima. Dagli studi di Antenna Sud il Presidente di Partite Iva Nazionali (PIN) dichiara “Da anni chiediamo maggior dialogo tra Fisco e contribuenti per evitare casi del genere”.

 

Ha riscontrato grande interesse a livello nazionale una recente pronuncia del Tribunale di Lecce che ha annullato un pignoramento di Agenzia Riscossione perché i tributi pretesi risultavano già sospesi e dunque non esigibili (sentenza n.587/2024 del Tribunale di Lecce, Giudice Dott. Maggiore, passata in giudicato nei giorni scorsi e visibile su www.partiteivanazionali.it – sez. Documenti).

In pratica, un imprenditore di Casarano (LE) vicino all’associazione PIN, difeso in giudizio dall’Avv. Matteo Sances, aveva contestato nel 2018 alcuni atti esattoriali dinanzi alla Corte Tributaria ritenendo le pretese illegittime. La normativa di allora prevedeva che una volta proposto ricorso tributario le pretese dovessero essere sospese per legge per 90 giorni (ossia l’art. 17bis comma 8 del Dlgs n.546/92 ora abrogato) ma invece il concessionario dopo appena un mese procedeva comunque esecutivamente attraverso un pignoramento presso terzi. Il giudice, dunque, dopo aver dichiarato l’illegittimità dell’azione ha anche condannato il concessionario a pagare oltre 4.000 euro di spese legali.

Direttamente dagli studi di Antenna Sud, interviene sul caso il Presidente di Partite Iva Nazionali, il Cav. Antonio SorrentoAbbiamo atteso il passaggio in giudicato della sentenza prima di pronunciarci poiché quanto accaduto è molto grave. Il concessionario non avrebbe dovuto agire violando così la legge oltre che l’affidamento del contribuente. Tutto ciò ha creato notevoli danni economici oltre che di immagine se si considera che con il pignoramento presso terzi ADER comunica ad altri soggetti i debiti che l’Erario vanta nei confronti dell’imprenditore. Ecco perché, come già accaduto in passato, stiamo valutando insieme a Movimento Consumatori e al suo Vice Presidente Nazionale, Il Dott. Bruno Maizzi, di procedere con una denuncia alla Corte dei Conti affinché valuti se il comportamento degli uffici oltre ad essere illegittimo abbia causato anche danni per l’Erario”.