25 novembre: a un anno dalla morte, tutti parlano di Diego Armando Maradona
Film, serie, libri e persino un canale interamente dedicato a lui: il mito non muore mai, ma c'è anche chi gli rivolge accuse gravissime
25 novembre: a un anno dalla sua morte, Diego Armando Maradona continua a far parlare di se’. Non solamente bene
E’ passato esattamente un anno dalla morte di Diego Armando Maradona, il mito del calcio. La ricorrenza del 25 novembre non passerà di certo inosservata, viste le tante iniziative in ricordo del numero 10. Esce proprio oggi “È stata la mano di Dio”, il film di Paolo Sorrentino che intreccia un proprio doloroso ricordo d’infanzia con le prodezze di quello che definisce “un amico”, pur non avendolo mai conosciuto: “Gli amici sono persone che ti fanno anche regali. Maradona era mio amico anche se non l’ho mai conosciuto, perché regalava arte calcistica come Pino Daniele regalava arte musicale e Massimo Troisi arte cinematografica. Perciò sono stati e restano amici di tutti quelli che li hanno amati”, ha detto al Corriere della Sera.
Dalla serie Amazon al canale tematico
Amazon Prime Video rende disponibile oggi la puntata finale – la numero 10 – di “Maradona: Sogno Benedetto”, la bella serie dedicata alla vita e alle imprese dell’idolo dei tifosi del Napoli, al quale viene persino dedicato un canale tematico. A lanciarlo è Pluto TV, piattaforma streaming di ViacomCBS, che sempre in occasione del 25 novembre tiene a battesimo il canale “Maradona Sin Cortes”. Ha invece giocato di anticipo Sky, sulla quale già dal 24 è disponibile “Maradona, figlio di Napoli”, documentario che racconta come Napoli ha vissuto il distacco dal suo figlio prediletto attraverso le parole del primogenito e di tutti coloro che “non hanno visto Maradona” ma sono cresciuti nel suo mito.
Diego Junior contro l'ex manager Stefano Ceci
Il suo primogenito è Diego Junior, nato dalla relazione extraconiugale con Cristiana Sinagra e riconosciuto dal campione argentino solo anni dopo. Proprio lui lancia una polemica nei confronti della squadra del Napoli, che in onore della leggenda ha indossato una maglia speciale raffigurante il volto del “Dièz”. Ebbene, l’erede annuncia azioni legali: "Non siamo stati coinvolti e non abbiamo mai dato il consenso a questa operazione. L'autorizzazione è stata firmata da Stefano Ceci, che è stato il manager di papà. Ceci adesso non è più il suo manager e siamo noi eredi gli unici deputati a firmare questo tipo di autorizzazioni. È stato ritenuto valido un contratto che non esiste più e quindi agiremo per vie legali", specificando infine che intende agire contro Ceci e non contro la società partenopea.
Maradona: le statue della discordia
Gli eredi di Diego ce l’hanno con Ceci per non averli coinvolti nemmeno nella realizzazione della statua del campione, posizionata all’interno dello stadio che oggi porta il suo nome. Peggio, però, è andata con la statua del Pibe de Oro che verrà posizionata in Via Marino: con una tremenda gaffe, il pallone è stato posizionato sul piede destro, mentre Maradona era notoriamente mancino (“anche nel modo di pensare”, disse Diego, alludendo alle proprie posizioni politiche).
Spotify e Il Sole 24 Ore ricordano il Pibe
L’anniversario della morte di Maradona impegna anche Spotify, che proprio oggi lancia il podcast in sei puntate “Gli ultimi giorni di Maradona”, un’indagine di Mariano Pagella sulle imprese sportive dell’argentino, con interviste a chi lo ha conosciuto nella vita privata. A interpretare il podcast nella versione italiana è l’attore Salvatore Esposito, protagonista della celebre serie Tv “Gomorra” e della serie internazionale “Fargo” oltre che grande tifoso del Napoli, che nel 2017 è riuscito a coronare il suo sogno di incontrare il campione argentino. Il Sole 24 Ore propone invece il libro “Il tesoro di Maradona”, secondo volume della collana “Fiume di denaro”, evoluzione del format multimediale di inchiesta dei giornalisti Roberto Galullo e Angelo Mincuzzi. Il libro è disponibile in edicola per un mese da martedì 23 novembre e in libreria lo sarà a partire dal 2 dicembre.
Il commovente ricordo della figlia
A un anno dalla scomparsa, la figlia Giannina ha pubblicato un video veramente emozionante, nel quale rivolge al papà parole di grande affetto: “Mi consola sapere che ti ho sempre dato tutto (…). In un mondo pieno di ipocriti, i veri, i diversi, quelli che vivono senza chiedere spiegazioni e fanno ciò che sentono e dicono sono i matti, i figli di puttana. Non mi arrenderò. Non porto il 10 sulla schiena, ma il tuo nome e il tuo lascito continueranno a vivere in me. Più vogliono farmi cadere e più mi rialzerò. Ti amo e mi mancherai fino a quando non ci incontreremo di nuovo. Grazie per proteggerci anche da lì”.
Il genero Osvaldo e le gravissime accuse di Mavys Alvarez
A parlare di Maradona è anche il compagno di Giannina, l’ex calciatore di Juve, Inter e Roma Daniel Osvaldo. L’attaccante italo-argentino se l’è presa con la rapper Nicki Nicole per aver definito Diego “un abusatore”: ”Penso che quella ragazza non sappia nemmeno chi fosse Maradona. Maradona è stato colui che ci ha fatto conoscere in tutto il mondo, il più argentino di tutti", ha detto Osvaldo. Tuttavia, non è questa la cosa più brutta detta negli ultimi giorni sul conto di Maradona. La cubana Mavys Alvarez, che attualmente ha 37 anni, ha accusato l’ex campione di averla stuprata quando aveva 16 anni. Un'accusa gravissima in ogni caso e soprattutto oggi: il 25 novembre è "anche" la giornata dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne.