As Roma, il video hot di una dipendente in spogliatoio. Ma il club caccia lei

Licenziata la vittima di revenge porn, nonostante un giocatore della Primavera confessi in lacrime: "Le ho diffuse io quelle immagini"

di redazione sport
Sport

As Roma, il clamoroso caso di revenge porn: alla fine a pagare è la vittima

Una dipendente della società di calcio As Roma è stata licenziata per "incompatibilità ambientale", ma quello che emerge ha del clamoroso, era lei la vittima. Un suo filmato hard finisce in spogliatoio e un ragazzo della squadra Primavera rivela in lacrime: "L'ho diffuso io". Ma a pagare è la donna vittima di revenge porn. Raccontano - e lo riporta Il Fatto Quotidiano - che l’hanno visto in tanti, nell'As Roma, quel video della giovane impiegata, ripresa nell’intimità con il fidanzato: calciatori, tecnici e qualche dirigente delle giovanili e non solo. Da lì poi è arrivato ad altri e ad altri ancora. Ci sarebbero stati anche pesanti commenti a sfondo sessuale sui social e sulle chat interne.

Leggi anche: Inter, rigori da incubo: Atletico Madrid ai quarti di Champions League

Leggi anche: Milan, sotto a lente procura anche prezzo vendita a Cardinale. Ma Forbes...

Ma la cosa più grave - riporta Il Fatto - è che la ragazza vittima con ogni evidenza di un reato, anzi di più reati contro la privacy che si sono ripetuti a ogni ulteriore condivisione di quelle immagini – è stata licenziata su due piedi dall’As Roma, per la quale lavorava da poco meno di dieci anni. "Incompatibilità ambientale", ha scritto l’avvocato della società giallorossa. "Hanno portato all'attenzione della Direzione Risorse umane e dei vertici aziendali un video - si legge nella lettera di licenziamento e lo riporta Il Fatto - che inconfondibilmente la ritrae nel compimento di atti sessuali. Purtroppo, ci risulta che tale video sia stato visionato da gran parte del personale e dei giocatori della Società". Sembra davvero difficile immaginare - conclude Il Fatto - che la vicenda non si chiuda in modo bonario, costringendo la ragazza a presentare una denuncia penale che porterebbe la Procura a sequestrare i telefonini di mezza Trigoria per ricostruire chi ha passato il video a chi.

Tags:
as roma