Black Lives Matter: l'Italia con il Belgio si inginocchierà. Ma così ha senso?

Lukaku e compagni non hanno dubbi sul gesto di solidarietà. Gli Azzurri si adegueranno, ma sarebbe molto meglio fare una scelta autonoma

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In ginocchio da te

Contro l’Austria no, contro il Belgio sì. Evidentemente travolti da una vicenda più grande di loro, gli Azzurri del pallone si stanno rendendo protagonisti di una polemica che non fa loro molto onore. Quantomeno, non quanto le loro prestazioni sul campo, fin qui decisamente convincenti.

Molto meno lo è la loro posizione sul gesto di inginocchiarsi prima del fischio d’inizio, in solidarietà al movimento “Black Lives Matter” e più in generale alla lotta contro tutte le discriminazioni. Fin qui si è navigato a vista, per cui contro il Galles c’era mezza squadra in piedi e l’altra metà in ginocchio, mentre contro l’Austria non si è inginocchiato nessuno.

“Quando capiterà e ci sarà la richiesta dell’altra squadra, ci inginocchieremo per sentimento di solidarietà e sensibilità verso l’altra squadra'', ha spiegato con un certo imbarazzo il capitano Giorgio Chiellini, che pure non è un ragazzo superficiale e nemmeno uno che non vede oltre il pallone che rotola: possiede ben due lauree, una triennale e una magistrale.

Quindi è praticamente certo che venerdì a Monaco di Baviera l’Italia si inginocchierà, visto che gli avversari sono il Belgio di Lukaku, che da tempo supportano con convinzione la causa di “Black Lives Matter” e che anche prima della sfida contro il Portogallo di Cristiano Ronaldo lo hanno manifestato inginocchiandosi. Tutti e 22, senza tante discussioni.

E’ giusto o meno? Francamente ciascuno ha diritto alla sua opinione e ad esempio il tedesco Manuel Neuer, che sfoggia una fascia da capitano coi colori dell’arcobaleno, crede che sia giusto farlo “perché siamo esempi, anche fuori dal campo”.

L’enorme popolarità del calcio fa sì che da sempre esso sia anche un potente strumento di propaganda politica: può non piacere, ma negarlo sarebbe stupido, bisogna semmai capirlo e regolarsi di conseguenza.

Certo, non è obbligatorio prendere una posizione, anche questa è una scelta, ma la cosa più sbagliata e prenderla di riflesso a quella altrui: in questo modo si scontenta sia chi non è d’accordo con l’inginocchiamento, sia chi invece è d’accordo, ma pretenderebbe un minimo di consapevolezza. Altrimenti, è solo una vana formalità. .