Calciomercato Juve: budget da 85 milioni, Vlahovic nel mirino già per gennaio
Il documento ufficiale che spiega come verranno utilizzati i 400 milioni dell'aumento di capitale
Juventus: 400 milioni per tornare al vertice
Come verranno utilizzati i 400 milioni di euro dell’aumento di capitale che la Juventus ha previsto entro fine 2021? 145 milioni saranno necessari per coprire il fabbisogno finanziario nel corso della stagione in corso e fino al novembre 2021, mentre i restanti 175 serviranno per proseguire nel piano di sviluppo del club. E’ quanto emerge dalle 166 pagine del prospettivo informativo depositato in vista dell’avvio del aumento di capitale.
Ecco perché Vlahovic può arrivare già a gennaio
Visto il momento decisamente non eccezionale che i bianconeri stanno attraversando sul piano tecnico, tutti i tifosi guardano con grande attenzione alle prossime finestre di calciomercato, a partire da quella del prossimo gennaio. La buona notizia è che i primi 145 milioni permetteranno alla società di sbloccare l’indice di liquidità e quindi poter operare acquisti nel pieno rispetto delle norme fissate dalla Figc. Non a caso, la dirigenza bianconera sta cercando di stringere i tempi per il primo obiettivo in assoluto: Dusan Vlahovic della Fiorentina, valutato intorno ai 50 milioni di euro.
Qualificarsi alla Champions, un passaggio fondamentale
Rispetto al piano di sviluppo, la nota precisa che la Juve intende “invertire il trend reddituale a livello di margine operativo”, passando “da un risultato operativo negativo a un risultato operativo positivo nell’esercizio 2023/2024”. Per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale la qualificazione alla Champions League: “La costante partecipazione alle edizioni della UEFA Champions League che si disputeranno sino alla Stagione Sportiva 2023/2024 e la sistematica disputa degli ottavi di finale della UEFA Champions League costituiscono le assunzioni maggiormente rilevanti in termini di contributo al raggiungimento dell’obiettivo di pareggio operativo previsto nell’esercizio 2023/2024”, recita la nota informativa, senza lasciare spazio a interpretazioni.
Indagine plusvalenze: un “rischio di alta rilevanza”
Altrettanto chiara è la posizione del club bianconero sull’indagine relativa alle plusvalenze che hanno posto la Juve nel mirino di Consob e Covisoc: “La Società è soggetta a una verifica ispettiva da parte della Consob ai sensi dell’art. 115, comma 1, lett. c), del TUF, in merito alla voce “Proventi da gestione diritti calciatori” iscritta nei bilanci al 30 giugno 2020 (complessivamente pari a Euro 172 milioni) e al 30 giugno 2021 (complessivamente pari a Euro 43,2 milioni)”. Pertanto, la Juve correttamente comunica di essere esposta “al rischio che ad esito della verifica ispettiva in corso la Consob adotti provvedimenti sfavorevoli per il Gruppo. La Consob può avviare un procedimento amministrativo e nel caso in cui abbia accertato che i documenti che compongono le relazioni finanziarie non sono conformi alle norme che ne disciplinano la redazione, può chiedere agli emittenti di rendere pubblica tale circostanza e di provvedere alla pubblicazione delle informazioni supplementari necessarie a ripristinare una corretta informazione del mercato. Ove all’esito dell’eventuale procedimento che fosse avviato nei confronti dell’Emittente si verificasse tale circostanza, potrebbero verificarsi impatti negativi anche significativi sulla reputazione e sulla situazione economica e patrimoniale dell’Emittente e del Gruppo. Il verificarsi degli eventi oggetto di tale rischio, che è considerato di media probabilità di accadimento, potrebbe avere un impatto negativo rilevante sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo”. La Juve comunica ancora che lo scorso 4 ottobre la Covisoc le ha richiesto “di fornire informazioni circa le richieste istruttorie eventualmente pervenute da parte di organi ispettivi aventi ad oggetto il bilancio separato e consolidato di Juventus e, in particolare, l’oggetto delle eventuali richieste istruttorie pervenute nel corso del 2021, le informazioni circa la tempistica di riscontro ipotizzata e gli elementi di valutazione in ordine ai fatti oggetto delle richiamate richieste istruttorie. La Società ha dato riscontro alla richiesta di informazioni in data 11 ottobre 2021 fornendo alla Covisoc i dati e le informazioni richieste”.