Champions League femminile: Juve e Milan nel nuovo format, molto più ricco

Da quest'anno si parte con la fase a gironi, come nel torneo maschile. Finale in programma all'Allianz Stadium di Torino

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La nuova Champions League femminile sarà più simile a quella maschile… e decisamente più ricca

Cambiamento epocale per la Champions League di calcio femminile. Il nuovo format, in vigore da quest’anno, prevede che la competizione inizi con la fase a gironi, esattamente come accade per i colleghi maschi, e non più direttamente con i sedicesimi di finale.

L’introduzione della fase a gironi fu un’autentica svolta anche per la competizione maschile: con un minimo di sei partite garantite per ciascuna squadra partecipante, aumentarono in maniera esponenziale gli incassi allo stadio, i diritti tv, le sponsorizzazioni e i premi della Uefa sulla base dei risultati.

Juventus e Milan, le due partecipanti italiane, dovranno partire dai preliminari, visto che il ranking dell’Italia è ancora modesto, ma in caso di qualificazione potranno anche loro accedere al nuovo Bengodi del football femminile. 

La quota minima per chi partecipa ai gironi è infatti di 400.000 euro, cinque volte più di quanto negli anni scorsi veniva assegnato ai club al passaggio del primo turno.

La finale è in programma all’Allianz Stadium di Torino (quello della Juventus maschile) e, pur essendo un obiettivo decisamente ambizioso sia per le bianconere che le rossonere, vale la pena di dire che chi la vincerà porterà a casa non solo il trofeo, ma anche un bonus che può arrivare a 1,4 milioni di euro.

Un giro di soldi che avrà ricadute anche sui livelli inferiori, con una redistribuzione di 24 milioni di euro (quattro volte quella attuale) da destinare alla promozione del calcio femminile in tutta Europa.