Chi è Luca Nardi, il tennista sulle orme di Sinner che ha battuto Djokovic
Luca Nardi firma una grande impresa a Indian Wells battendo Novak Djokovic. "Ammiro Jannick Sinner. Cerco sempre di imparare da lui"
Luca Nardi batte Novak Djokovic a Indian Wells, l'impresa del tennista italiano
“Una notte magica che non dimenticherò mai”, le prime parole scritte sulla sua pagina Instagram da Luca Nardi, il tennista pesarese che ha battuto in tre set il serbo Novak Djokovic (6-4, 3-6, 6-3) qualificandosi agli ottavi di finale del torneo Masters 1000 di Indian Wells, in California dove era entrato nel tabellone da Lucky Loser (in sostituzione della testa di serie n. 30 Tomás Etcheverry), sconfiggendo poi al primo turno Zhizhen Zhang.
Luca Nardi batte Novak Djokovic, quel poster di Nole in camera...
E ora questa bellissima vittoria contro Djokovic uno dei suoi idoli tennistici. "Ho ancora il poster di Novak in camera. Ogni sera che vado a letto lo guardo. Penso che continuerò a farlo di sicuro... Scherzo, ma penso che lo terrò", le parole di Luca Nardi.
Una vittoria che lo fa entrare nella top-100 mondiale, passa dalla posizione 123 a 95 nel ranking Atp.
Chi è Luca Nardi, il tennista sulle orme di Sinner che ha battuto Djokovic
Il 20enne pesarese Luca Nardi a 14 anni e 10 mesi diventò l’italiano più giovane di sempre a guadagnare un punto ATP. Ha un braccio d'oro (ottimo dritto, servizio solido, rovescio bimane e gioco d'attacco) che vanta ben cinque titoli Challenger su sei finali disputate, aveva chiuso il 2023 a un passo da quella top-100 che ha raggiunto oggi qualificandosi alle finali della Next Gen 2023 con i migliori talenti del tennis mondiale.
I suoi miti sportivi? Il conterraneo Valentino Rossi (nato a Tavullia, in provincia di Pesaro) e il cestista Lebron James. Appassionato di calcio ed è tifosissimo del Napoli.
Luca Nardi nuovo talento del tennis italiano sulla scia del fenomeno Sinner, con cui si allena ogni tanto. "Non so se ci siano dei segreti. Ma di sicuro, come tutti i giocatori italiani, guardo a Jannik per quello che fa. Ho avuto la possibilità di allenarmi con lui molte volte. Cerco sempre di imparare da lui, perché è un ragazzo molto gentile, un gran lavoratore, ed è molto bello quello che sta facendo per l'Italia, per il nostro Paese, per il tennis in Italia, perché ora il tennis sta diventando anche più popolare. Spero di poterlo raggiungere. Non con i suoi risultati, ma non si sa mai".