Coni, FdI va allo scontro: "Malagò basta". Ma è già pronto il piano B: la Figc

Fratelli d'Italia: "No ad altri mandati, ma avrà un ruolo di primo piano"

di redazione sport
Andrea Abodi e Giovanni Malagò
Sport

Coni, il piano per trovare una nuova poltrona a Malagò: 40 medaglie non sono bastate

Neanche il tempo di tornare dalle Olimpiadi di Parigi con 40 medaglie di cui 12 d'oro, che per il presidente del Coni Giovanni Malagò si apre già il capitolo relativo alla sua successione. Sfuma quasi definitivamente la possibilità per lui di prolungare il mandato, sfruttando la concomitanza con l'organizzazione dei Giochi invernali 2026 di Milano-Cortina. Malagò, - riporta Il Corriere della Sera - appena sbarcato all’aeroporto di Fiumicino, ha detto: "Abodi? Sicuro ci rivedremo a livello istituzionale, il rapporto prosegue. Non sento alcuna pressione politica addosso, però la verità è che la politica, salvo qualche soggetto, è orgogliosa di questa gestione dello sport italiano". Andrea Abodi, il ministro per lo Sport, la settimana scorsa aveva dichiarato: "Le norme dicono che i mandati, negli enti pubblici, possono essere al massimo tre. Malagò è alla fine di un percorso". Come a dire: game over. E lui, Malagò, l’aveva presa malissimo: "Parole fuori luogo".

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Il presidente del Coni - prosegue Il Corriere - dice di non sentire "la pressione politica addosso", eppure ieri il senatore FdI Paolo Marcheschi, responsabile sport del partito, ha fatto capire quale sarà il suo destino: "Malagò ha dimostrato negli anni le sue competenze e la sua professionalità ricoprendo, per ultimo, l’importante ruolo di guida del Coni. Un suo avvicendamento, come peraltro impone la legge, rientra nell’ambito del normale ricambio dei vertici, che riguarderà anche le stesse federazioni sportive. Il mio auspicio è che Malagò possa continuare a ricoprire un ruolo di primo piano nel mondo dello sport italiano". Il ruolo di primo piano potrebbe essere la Figc, la Federcalcio. In fondo, la porta l’aveva aperta sempre il ministro Abodi una settimana fa: "Il presidente Gravina ha detto a me che intende fare un passo indietro, ma vuole prima capire in che mani lascia la Federcalcio". Le elezioni ci saranno il prossimo 4 novembre, c’è tutto il tempo per presentare una candidatura.

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