Giussy Farina: "Agnelli per Paolo Rossi mi diede un miliardo in nero"

L'ex presidente del Milan, Giussy Farina: Franco Baresi miglior calciatore. Dava tutto sé stesso. Rivera stava per finire sotto un tram"

di Redazione
Paolo Rossi (foto Lapresse)
Sport

Giussy Farina: Paolo Rossi? Agnelli mi diede anche 1 miliardo in nero

L’ex presidente del Milan Giuseppe Farina, detto Giussy, compirà 90 anni il prossimo 25 luglio.

La sua storia calcistica è lunga 12 tappe: "Fammi pensare… Milan, Padova, Vicenza, Audace, Valdagno, Legnago, Schio, Rovigo, Belluno, Rovereto, Modena, Palù", spiega al CorSera. "Volevo comprare anche il Venezia. E il Verona, ma arrivò prima il conte Pietro Arvedi d’Emilei. In 35 anni di calcio almeno uno scudetto me lo sarei meritato, o no?", racconta in un'intrvista al Corriere della Sera.

Giussy Farina ricorda una lite con Gianni Agnelli: «Mi convocò a Torino: “Voglio Paolo Rossi”. Glielo ridò fra un anno, replicai. “No, adesso”. Andammo alle buste. Io lo valutai 2,4 miliardi di lire, l’Avvocato 900 milioni. Quello stesso anno il Vicenza fu retrocesso in serie B. Capito come funziona il calcio?». Pablito infine tornò alla Juventus: «Agnelli mi diede anche 1 miliardo in nero. Non rammento come lo spesi, giuro».

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“Non ero un cornificatore seriale. Se capitava... Fino ai 40 anni non ho corteggiato nessuna, semmai venivo corteggiato. Tutti a consigliarmi: Compra il Milan, vedrai quante donne cadranno ai tuoi piedi. Manco una", racconta Giussy Farina.

Sul suo arrivo al Milan ricorda: «Nel 1982 ero a tavola con amici al Principe di Savoia. Entrò Felice Colombo, presidente rossonero: “Basta, sono stufo della squadra. Se trovo qualcuno che mi dà 3 miliardi, gliela tiro dietro”. Avevo accanto Carlo Bonfante, ragioniere in pensione di Isola della Scala, il mio contabile di fiducia, più fedele di una moglie. Gli dissi: ragioniere, scriva. “Come da proposta in presenza di testimoni, accetto l’acquisto del Milan per 3 miliardi di lire”. E feci spedire una raccomandata».

Chi fu il miglior calciatore del suo Milan? «Franco Baresi. Dava tutto sé stesso. Parlare con lui era parlare con un uomo».


 

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Su Gianni Rivera, l'ex patron del Milan Giussy Farina ricorda. «Mentre a Milano attraversavamo la strada con Nereo Rocco, stava per finire sotto il tram. “Ti xe propio un mona!”, lo sgridò El Parón».
 


 

Il più grande allenatore? «Héctor Puricelli. È stato come un padre, per me», spiega al Corsera.

Viene qualcuno a trovarla? «Il ragionier Bonfante. E Giambattista Pastorello, ex presidente del Verona».

Il giorno in cui fu più felice?«Quando mi nacque il primo figlio. Non pensavo che ne avrei avuti altri sei».

Vive in una Onlus religiosa. Ambiente insolito per lei. «Non nutro una grande passione verso i preti. Andavo in chiesa solo per matrimoni e battesimi. Da poco partecipo alla messa domenicale».

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