Inter: Mentana, Bonolis e Cottarelli insieme per l'azionariato popolare

Inter, Cottarelli accelera con il progetto Interspac: un gruppo di interisti noti acquisteranno una piccola quota del club nerazzurro

Dal profilo Instagram di Enrico Mentana
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Cottarelli e Interspac: "Vogliamo rafforzare l'Inter"

Carlo Cottarelli accelera con Interspac, il progetto di azionariato popolare per il club nerazzurro. 'Vogliamo rafforzare l'Inter con capitali forniti da noi tifosi, integrati da risorse di investitori istituzionali, in un quadro economicamente sostenibile'.  Venerdì 25 giugno sarà aperto un questionario on line per i tifosi. Entro fine mese arriverà l'annuncio dei nuovi soci: un gruppo di interisti noti, che acquisteranno una piccola quota. Poi a settembre ci sarà un incontro pubblico a Milano. 

Inter, Cottarelli e Interspac: grande progetto di azionariato popolare

'Vogliamo portare avanti un grande progetto di azionariato popolare. Per rafforzare l'Inter con capitali forniti da noi tifosi, integrati da risorse di investitori istituzionali, in un quadro economicamente sostenibile. Già avviene in altre società gloriose, come il Bayern di Monaco''. Così Carlo Cottarelli, presidente di Interspac S.r.l., annuncia l'avvio del progetto di azionariato popolare per la squadra nerazzurra. ''Vogliamo lavorare insieme all'attuale proprietà, già informata dell'iniziativa. Il nostro unico scopo è sostenere la squadra che amiamo. Siamo grati al presidente Zhang per aver riportato l'Inter ai vertici del calcio. Il primo passo sarà simbolico. Entro fine giugno faremo entrare nella società Interspac S.r.l., da me presieduta, un gruppo ristretto di tifosi interisti noti, che acquisteranno una piccola quota: sportivi, musicisti, scrittori, giornalisti, conduttori televisivi. Ci aiuteranno a far conoscere il progetto''.

''Vogliamo misurare quanto interesse ci sia per la nostra iniziativa. Abbiamo incaricato Iquii e la sua Sport Intelligence Unit di condurre uno studio approfondito in proposito. Venerdì 25 giugno sarà messo on line sui canali social e web, e rilanciato da media partner, un questionario sull'azionariato popolare tramite cui anche i tifosi interisti potranno far conoscere la propria opinione, in via informale'', spiega Cottarelli.

''Se, come pensiamo, ci sarà sufficiente interesse da tutte le parti coinvolte, inclusa la proprietà, dopo aver definito i dettagli tecnici dell'operazione, richiederemo le necessarie autorizzazioni da tutti gli organi competenti per poi iniziare la raccolta di risorse dai tifosi e da altri. Questo richiederà diversi mesi, anche se l'esatta tempistica dipenderà dai dettagli tecnici della operazione'', precisa Cottarelli. ''In ogni caso, pensiamo che il nostro modello di azionariato popolare sia valido anche per altre società di calcio italiane. Per discuterlo in una visione strutturale, di lungo termine, a fine settembre organizzeremo a Milano un incontro pubblico invitando, oltre che i soci di Interspac, personalità del mondo del calcio italiano e internazionale. A questo punto, si parte! Forza Inter! E speriamo che altre tifoserie italiane vogliano imitarci'', conclude il presidente di Interspac S.r.l.

 

 

 

Inter e azionariato popolare, "ecco il nostro progetto"

L'azionariato popolare in versione nerazzurra. Il progetto Interspac per entrare nell'Inter prende quota, con "l'obiettivo di dare un sostegno economico al club con un ingresso collaborativo dei tifosi", spiega all'ANSA Roberto Zaccaria, professore universitario ed ex presidente della Rai, tra i primi soci della societa' presediuta da Carlo Cottarelli. "L'idea - racconta Zaccaria - e' nata un paio di anni fa, ma in quel momento non ci fu grande interesse da parte di Suning. Abbiamo comunque deciso di mantenere viva l'iniziativa che ora, visti gli ultimi avvenimenti, sta prendendo quota".

Un progetto che prevede, per ora, tre step iniziali: "Intanto far salire su questo treno circa una trentina di tifosi interisti che hanno grande visibilita' - prosegue -. Poi dare una misurazione piu' scientifica alla potenzialita' legata ai tifosi, con un sondaggio che partira' venerdi': sappiamo che c'e' una base forte di quei 60/80mila spettatori che riempivano San Siro, ma dobbiamo capire quanto interesse c'e' per questa iniziativa. Infine, a settembre, un seminario pubblico a Milano per presentare il progetto e per cui stiamo corteggiando anche Karl-Heinz Rummenigge". Il modello, infatti, e' quello dell'azionariato popolare del Bayern Monaco, di cui Rummenigge e' stato a lungo vicepresidente e ad. Partendo, pero', dai cosiddetti tifosi vip: da Enrico Mentana a Paolo Bonolis fino a Ligabue.

"Non riteniamo sia importante essere ricchi per partecipare, e' importante essere tanti. Preferirei non parlare di singoli capitani coraggiosi. Non e' un progetto elitario ma un progetto di azionariato popolare che puo' rappresentare anche un investimento per i tifosi, tramite un acquisto di azioni". Difficile tuttavia ipotizzare oggi la percentuale con cui entrare nel capitale dell'Inter: "E' ancora presto per definire percentuali e cifre - ammette Zaccaria -. Il nostro e' un progetto collaborativo, poi dipendera' anche dalla proprieta' attuale. L'ingresso dei tifosi nel club punta anche ad aumentare la trasparenza nella gestione, e' un progetto anche di gestione societaria. Siamo sicuri che possa risultare gradito, anche perche' si tratterebbe di un contributo economico a sostegno della societa'".

Nessun coinvolgimento, quantomeno per ora, invece per l'ex patron Massimo Moratti. "Per noi e' il simbolo, ma e' chiaro non possa essere coinvolto piu' di tanto anche se guarda con interesse a questa iniziativa. Ha parlato di 'progetto romantico' che e' un aggettivo che mi piace, il nostro compito ora e' dare concretezza a questo progetto romantico", conclude Zaccaria.

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