Inzaghi meglio di Conte in Italia ed Europa: con lui Calhanoglu è devastante

Sotto la guida del nuovo tecnico il turco è tornato a grandi livelli ma soprattutto è diventato decisivo

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L'Inter vince a Cagliari ed è prima in classifica in Serie A e agli ottavi di Champions League. Il merito è tutto di Simone Inzaghi

Mentre Milan e Napoli stentano in campionato, l'Inter ha approfittato delle debacle delle avversarie per raggiungere la vetta della classifica con la vittoria casalinga per 4 a 0 con il Cagliari (Lautaro 29' 68', Sanchez 50' e Calhanoglu 66'). Molto del merito per il traguardo è da imputare a Simone Inzaghi. L'ex allenatore della Lazio si è seduto con la panchina nerazzurra con la nomea di alternativa low cost ad Antonio Conte ma ha ribaltato completamente i giudizi di tifosi ed esperti non solo in Europa ma anche in Italia. L'unico suo "scivolone", a dire il vero non l'unico della sua carriera, è stato sugli scalini di San Siro questa domenica.

Simone Inzaghi fa dimenticare Conte sotto tutti i punti di vista

Il miglioramento più evidente si è visto in Europa. Conte non è mai riuscito a superare la fase a gironi di Champions League. Inzaghi invece ha raggiunto gli ottavi con 3 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte con il Real Madrid. Non solo, l'Inter di Inzaghi è superiore a quella di Conte anche in Italia. I nerazzurri oggi sono primi in classifica con 40 punti. L'anno scorso allo stesso punto della stazione l'Inter era seconda con tre punti meno. "Ora siamo primi e siamo andati avanti in coppa dopo 11 anni, la strada è lunga ma mi accontenterei di continuare così. Siamo primi ma ora non serve guardare la classifica", ha dichiarato Inzaghi nel post partita di Inter-Cagliari.

Inzaghi ha rivalutato Lautaro, Dzeko e soprattutto Calhanoglu

Inzaghi ha anche avuto il merito di valorizzare la rosa a sua disposizione. Lautaro è tornato a segnare dopo un momento di appannamento, forse dovuto alle tante voci di un suo addio (si parlava del Barcellona). Dzeko come il suo tecnico è arrivato all'Inter come rimpiazzo per Lukaku, che invece oggi stenta al Chelsea, ma non l'ha fatto certo rimpiangere (11 gol e 3 assist tra campionato e coppe). ll miglioramento maggiore si è però visto in Calhanoglu, passato in estate in nerazzurro a parametro zero dal Milan. Sotto la guida di Inzaghi il centrocampista turco è letteralmente rinato con 6 gol e 6 assist in campionato. Al di là del redimento, Calhanoglu ha stupito per quanto è decisivo e in grado di trascinare la squadra nei momenti di maggiore difficoltà. L'anno scorso aveva chiuso l'intera stagione al Milan con 4 reti e 10 passaggi decisivi.

"Ero stato chiaro fin dall'inizio. - ha detto il tecnico parlando del trequartista turco - Un giocatore che abbiamo voluto con tutte le nostre forze. Sia io che la società. Un giocatore di qualità e quantità, si è inserito nel migliore dei modi, ha avuto la fortuna di trovare uno staff e una squadra che lo ha accolto nel migliore dei modi. Deve continuare a lavorare così in settimana".

Simone Inzaghi non è più solo il fratello di Pippo

Inzaghi si è anche finalmente tolto dalle spalle anche l'ingombrante peso del fratello Pippo, che ha avuto una carriera da calciatore nettamente superiore ma certo non come allenatore. Mentre l'ex attaccante del Milan ha fallito sulla panchina rossonera e sembra aver trovato al sua dimensione in Serie B, Simone ha prima riportato la Lazio tra le grandi della Serie A e oggi domina in campionato con l'Inter.

Simone Inzaghi è cresciuto nelle giovanili del Piacenza ma ha raggiunto il massimo traguardo al suo approdo alla Lazio nel 1999. Nei suoi otto anni non consecutivi in biancoceleste, intervallati da brevi esperienza alla Sampdoria e Atalanta, ha segnato 28 gol. Inzaghi vanta anche tre presenze in Nazionale.