Juventus, maledizione Champions. Dopo il trionfo con l'Ajax, un sortilegio sulla Vecchia Signora: quante notti da incubo

MIjatovic e il gol irregolare in finale col Real Madrid, i Calipso Boys del Manchester United, Sneijder e il Galatasaray sotto la neve di Instabul, Sheva a Manchester: (quasi) 30 anni di amarezza per la Juventus in Champions League

di redazione sport

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Juventus e la maledizione Champions. Dopo il trionfo con l'Ajax, un sortilegio sulla Vecchia Signora: quante notti da incubo

Il 22 maggio 1996 la Juventus sollevò la seconda e ultima Champions League della sua storia: vittoria 5-3 ai rigori contro l'Ajax dopo l'1-1 nei 120 minuti giocati (gol di Ravanelli al 13° poi pareggio di Litmanen al 41°).

Da quella notte di festa, per la Vecchia Signora sono arrivate solo illusioni e delusioni. Con sconfitte ed eliminazioni a volte sorprendenti, altre beffarde (senza tornare al 'prima' con il ricordo del gol di Magath che diede l'1-0 all'Amburgo, sfavoritissimo, nella finale del 1983 contro la Juve di Platini).

A partire dal 28 maggio 1997, quando la Juventus di un giovane Zidane (tridente con Vieri e Boksic) si ripresentò in finale da campione uscente e squadra favorita contro il Borussia Dortmund. Ma fu 3-1 per gialloneri, malgrado il bellissimo gol di tacco segnato da Del Piero (inserito nella ripresa) che accorciò momentaneamente le distanze - dopo la doppietta di Riedle - facendo sperare in una rimonta mai compiuta e cancellata dal pallonetto di Ricken che non diede scampo a Peruzzi.


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Il 20 maggio 1998 l'occasione per la rivincita: nuova finale di Champions League, stavolta con il Real Madrid. I blancos sono da sempre una squadra da non sottovalutare, ma quella Juve era leggermente favorita, grazie a fuoriclasse come Del Piero e Zidane che davano spettacolo. Il risultato? 1-0 per i merengue con gol di Mijatovic al 67° in leggera posizione irregolare. Ma a quel tempo il Var non esisteva.

Bruciante anche l'eliminazione in semifinale del 21 aprile 1998: dopo l'1-1 all'Old Trafford sembrava non esserci scampo per il Manchester United a Torino. A maggior ragione dopo la doppietta di Pippo Inzaghi nei primi 11 minuti del match. Invece fu clamorosa rimonta per 3-2 da parte dei Red Devils grazie a Keane (24°) e i Calipso Boys, al secolo la coppia d'attacco formata da Dwight Yorke ed Andy Cole (al 34° e 83°).

Dopo un paio di eliminazioni prima della fase a eliminazione a diretta, la dura sconfitta dell'Old Trafford contro il Milan. Il 28 maggio 2023, la Juventus che aveva dominato il campionato (rossoneri terzi a distanza) affrontò il Diavolo con l'ambizione di sollevare la Coppa dalle gradi orecchie. A maggior ragione visto che in semifinale aveva dato una lezione di calcio al Real Madrid (mentre i rossoneri uscirono vincenti da un doppio confronto contro l'Inter: 0-0 in 'casa' e 1-1 in trasferta). La famosa partita che fa sospirare molti tifosi bianconeri ancora oggi 'Se ci fosse stato Nedved' (ammonito per un fallo a metà campo col Real e squalificato). Con i se e i ma la storia non si fa: il Milan vinse ai rigori (decisivo quello di Sheva che spiazzò Buffon) dopo aver avuto un gol annullato a Shevchenko nei tempi regolamentari (fuorigioco di Rui Costa che non toccò la palla ma gravitava davanti a Buffon) e aver giocato quasi tutti i tempi supplementari virtualmente in 10: Roque Junior, subentrato al 66' al posto di Costacurta, si infortuna restando stoicamente in campo a mezzo servizio (Ancelotti non aveva più cambi a disposizione).

Tralasciando alcune eliminazioni tra ottavi e quarti di finale e qualche anno senza poter partecipare, una sconfitta che fa male ai cuori bianconeri è quella del dicembre 2013 contro il Galatasaray: partita sospesa dopo mezz'ora per le condizioni atmosferiche pessime e ripresa il giorno seguente. Basta un pari, invece in mezzo alla neve di Istanbul arrivò il gol di Sneijder all'85°...

E poi ci sono le due finali relativamente recenti. Il 6 giugno 2015 il ko 3-1 contro il Barcellona dei fenomeni (Suarez-Neymar-Messi) in una sfida che sembrava impossibile da vincere alla vigilia, ma che vide un'ottima Juve allenata da Max Allegri, uscita a testa alta dallo stadio di Berlino. Nelle ore che precedettero la partita disputata il 3 giugno 2017 a Cardiff invece la squadra bianconera aveva dato la sensazione di potersela giocare alla pari contro il Real Madrid di Cristiano Ronaldo. E il primo tempo sembrò confermarlo: 1-1 con reti di CR7 e Mandzukic (splendida rovesciata). Invece al ripresa vide un netto dominio blanco con i gol di Casemiro, Ronaldo e Asensio per il duro 4-1 finale.

La stagione successiva 2015/2016 la possibilità di rivincita contro il Real Madrid presa i confini dell'amara beffa. All'Allianz Stadium il 3-0 per i Galacticos sembrò essere incredibilmente ribaltato al Bernabeu quando la Juve andà in gol con la doppietta di Mandzukic e Matuidi. Poi al 90° un discusso rigore siglato da Cristiano Ronaldo diede la qualificazione in semifinale al Real. Gigi Buffon, espulso per proteste (Alleri mise Szczęsny per il penalty) a fine partita si sfogò: "All'andata non ci venne dato un rigore, stasera l'arbitro ha avuto il cinismo di infrangere il sogno di una squadra. Non so se lo ha fatto per un suo vezzo e per mancanza di personalità, ma un essere umano non può decretare l'uscita di una squadra. Uno così al posto del cuore ha un bidone d'immondizia. Se non puoi stare in campo in una partita simile, te ne stai in tribuna con moglie e figlia. Il Real Madrid ha meritato, ma l'arbitro doveva avere la sensibilità per capire il disastro che stava facendo".

Le annate successive? Solo delusioni malgrado l'arrivo alla Juventus di Cristiano Ronaldo: fuori ai quarti con l'Ajax che vince 2-1 a Torino dopo il pari nel match d'andata (2019), agli ottavi contro il non imbattibile Lione nel 2020 (1-0 in Francia e 2-1 a Torino, valeva ancora la regola del gol in trasferta), sempre agli ottavi contro il Porto nel 2021 (2-1 là e 3-2 dopo i supplementari a Torino).

Addio CR7, ma la musica non cambia nel 2022: eliminati dal Villarreal agli ottavi (con 0-3 decisivo in casa dopo l'1-1 in trasferta grazie alla rete di Vlahovic). Il 2023 addirittura l'uscita nella fase a gironi malgrado un gruppo non impossibile con PSG, Benfica e Maccabi Haifa (ne passavano due). E siamo ai giorni nostri, con la Juve che torna in Champions dopo un anno lontana dalle coppe, ma viene buttata fuori ai playoff contro il Psv Eindhoven.

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