Juventus, bilancio rosso per Agnelli: i debiti salgono a 210 milioni di euro

La pandemia ha fatto registrare una perdita dei ricavi per 92,7 milioni, con un fatturato in calo del 16%. Prospettive di miglioramento per il 2022-'23

Andrea Agnelli
Lapresse
Sport
Condividi su:

Bilancio Juventus 2021, conti in rosso: la perdita netta è di 209,9 milioni di euro 

Juventus in rosso per quasi 210 milioni di euro: il consiglio di amministrazione della società bianconera, guidata da Andrea Agnelli, ha "approvato il progetto di bilancio d'esercizio e il bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 30 giugno 2021, che sarà sottoposto all'approvazione dell'assemblea degli azionisti, convocata per il 29 ottobre 2021, alle ore 10:30, in unica convocazione, presso l'Allianz Stadium". Un bilancio che "evidenzia una perdita di 209,9 milioni di euro che sarà coperta mediante utilizzo della riserva da sovrapprezzo azioni".

A gravare sulle casse l'effetto Covid, con "minori ricavi per 92,7 milioni" sebbene si registri "il positivo andamento, nonostante il difficile contesto, dei ricavi da sponsorizzazioni e pubblicità, in incremento rispetto all'esercizio precedente, nonchè l'aumento dei ricavi dell'e-commerce, che in parte compensa l'inevitabile calo dei ricavi del canale dei negozi fisici".

Nel complesso il fatturato è calato del 16,2%, passando da 573,4 a 480,7 milioni. I costi operativi sono risultati "in incremento di 35,2 milioni" e il patrimonio netto del Gruppo al 30 giugno 2021 "e' pari a 28,4 milioni; la variazione rispetto al saldo di 239,2 milioni del 30 giugno 2020 deriva quasi totalmente dal risultato di periodo, a meno 209,9 milioni". L'indebitamento finanziario netto ammonta a 389,2 milioni

Invece, per quanto riguarda le prospettive future, la società bianconera ricorda che "le stime esaminate dal consiglio di amministrazione hanno quantificato in 320 milioni gli effetti negativi complessivi diretti ed indiretti per il periodo compreso tra marzo 2020 e giugno 2022. Tali stime assumono, tra gli altri elementi, una progressiva riduzione delle misure restrittive nel corso dell'esercizio 2021/22 e una sostanziale normalizzazione del contesto economico generale a partire dal secondo semestre del 2022" e dunque "l'andamento economico del Gruppo è atteso in sensibile miglioramento dall'esercizio 2022/2023".