Juventus, Guardia di Finanza in sede: Agnelli, Nedved e Paratici indagati

Juventus, perquisizioni della Guardia di finanza alla Continassa. Si indaga per falso in bilancio

Andrea Agnelli (foto Lapresse)
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Indagati vertici Juventus, nel mirino compravendite e bilanci 

La Guardia di finanza ha perquisito le sedi di Torino e Milano della Juventus, per reperire documentazione e altri elementi utili relativi ai bilanci societari del club bianconero, approvati negli anni dal 2019 al 2021, con riferimento sia alle compravendite di calciatori, sia alla regolare formazione dei bilanci. Le attivita' sono volte all'accertamento di ipotesi di reato di false comunicazioni delle societa' quotate ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, nei confronti dei vertici del club e dei direttori delle aree business, financial e gestione sportiva. Al vaglio diverse operazioni di trasferimento di giocatori e le prestazioni rese da alcuni agenti coinvolti nelle relative intermediazioni. Inoltre, si ipotizza a carico della societa' il profilo di responsabilita' amministrativa da reato, previsto nel caso in cui una persona giuridica abbia tratto vantaggio dalla commissione di specifici illeciti. L'attivita' in corso e' stata comunicata alla Consob e alla Procura federale della Figc. L'indagine, denominata "Prisma" e' stata avviata nel maggio 2021 e affidata ai magistrati torinesi Ciro Santoriello, Mario Bendoni e al procuratore aggiunto Marco Gianoglio, che si sono avvalsi di intercettazioni.

Juventus, indagati Agnelli, Nedved e Paratici 

Ci sono sei indagati nell'inchiesta della procura di Torino che ha fatto scattare le perquisizioni della guardia di finanza nelle sedi della Juventus di Torino e Milano. Secondo quanto si apprende - riporta l'Ansa - sono il presidente Andrea Agnelli, il vicepresidente Pavel Nedved e l'ex responsabile dell'area sportiva Fabio Paratici (ora al Tottenham). Tra gli indagati, spiega l'Ansa, sempre secondo quanto si apprende, ci sono anche l'attuale Chief Corporate & Financial Officer Stefano Cerrato, l'ex Chief Corporate & Financial Officer, Stefano Bertola e l'ex dirigente finanziario Marco Re. Il reato ipotizzato sarebbe quello del falso in bilancio.

IL COMUNICATO DELLA PROCURA

“Dal pomeriggio odierno, su ordine di questa Procura della Repubblica, militari della Guardia di Finanza stanno eseguendo perquisizioni locali presso le sedi di Torino e Milano della società Juventus Football Club S.p.a. - dice il comunicato della Procura emesso poco prima delle 23 -. I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria Torino, delegati alle indagini, sono stati incaricati di reperire documentazione ed altri elementi utili relativi ai bilanci societari approvati negli anni dal 2019 al 2021, con riferimento sia alle compravendite di diritti alle prestazioni sportive dei giocatori, sia alla regolare formazione dei bilanci. Allo stato, le attività sono volte all’accertamento di ipotesi di reato di false comunicazioni delle società quotate ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, nei confronti del vertice societario e dei direttori delle aree business, financial e gestione sportiva. Al vaglio vi sono diverse operazioni di trasferimento di giocatori professionisti e le prestazioni rese da alcuni agenti coinvolti nelle relative intermediazioni. È altresì ipotizzato a carico della società il profilo di responsabilità amministrativa da reato, previsto qualora una persona giuridica abbia tratto vantaggio dalla commissione di taluni specifici illeciti. A tutela del mercato finanziario, le perquisizioni sono state avviate successivamente alla chiusura delle contrattazioni settimanali di Borsa italiana (...). L’indagine, denominata “Prisma”, ha avuto avvio nel maggio 2021 ed è affidata ad un pool di Magistrati del Gruppo dell’Economia, composto dai Sostituti Procuratori Ciro Santoriello, Mario Bendoni e dal Procuratore Aggiunto Marco Gianoglio, avvalendosi anche di attività tecniche di intercettazione di comunicazioni”.