Juventus, Rabiot stende la Roma. "Crediamo di più allo scudetto". Allegri, record storico del "corto muso"
Juventus-Inter, sempre più sfida scudetto. Szczesny: "Non possiamo scappare dalle responsabilità". Allegri: "Vlahovic sta crescendo"
Juventus, Rabiot: "Avevamo visto l'Inter. Scudetto? Ci crediamo ancora di più"
"Il pari dell'Inter (venerdì sera contro il Genoa, ndr)? Sì ieri avevamo visto la loro partita e sapevamo che potevamo accorciare. Credevamo nello scudetto già prima e ora, dopo questa vittoria, ci crediamo ancora di più. È un obiettivo per me e per tutta la squadra, ma la stagione è ancora lunga". Parola di Adrien Arabiot, match winner di Juventus-Roma, partita che consegna 3 punti ai bianconeri che chiudono l'anno in scia all'Inter (meno due) e sognano un 2024 tricolore. Sul suo gol: "Non avevo ancora segnato allo Stadium, sono contento di averlo fatta davanti a questi straordinari tifosi. Anche loro ci credono, dobbiamo farlo anche per loro", dice il centrocampista francese ai microfoni di Dazn. Contratto in scadenza a fine stagione, che accadrà? Rabiot non si sbilancia: "Mi trovo bene qui ma devo ancora ragionare e parlarne con la società. Ne parleremo più avanti, sono sereno e penso a godermi le partite".
Juventus scudetto? Szczesny: "Non possiamo scappare dalle responsabilità"
"Non possiamo scappare dalle responsabilità di puntare agli obiettivi massimi perché siamo la Juve. Abbiamo fatto un buon girone d’andata ma non bisogna accontentarsi - le parole di Szczesny a Dazn in scia alle dichiarazioni di Rabiot - Avevamo l'obiettivo della zona Champions League, ora siamo a -2 dall’Inter e dobbiamo sognare lo scudetto”. Il portiere della Juventus spiega: "A livello di gioco c'è tanto da migliorare, ma la nostra base è essere uniti e sfruttare gli episodi. Sicuramente dobbiamo migliorare nello sfruttare la potenzialità dei nostri attaccanti che possono fare 20-30 gol a stagione. Mi piace lo spirito che abbiamo e già questo è un mini scudetto perché negli ultimi anni era mancato" ha concluso il portiere.
Allegri, record storico "corto muso" per mister Juventus
Max Allegri diventa un mister "corto muso" da record in Serie A dopo la vittoria contro la Roma: nell'era dei tre punti, dal 1994-95 a oggi, il tecnico della Juventus è l'allenatore che ha vinto più partite per 1-0 nel campionato italiano. Allegri in carriera ha vinto 76 gare con un solo gol, superando Carlo Ancelotti fermo invece a quota 75. E, al di là delle statistiche, la sua Juve è squadra a cui è difficile creare pericoli: difesa blindata, centrocampo che copre e squadra che si muove e corre a tutto campo. Segnare alla Signora è molto complicato. "Si difendono con un muro compatto e difficile", ha detto José Mourinho dopo la sconfitta della sua Roma sul campo della Juventus.
Juventus, Allegri: "Con la Roma era gara complicata. Allunghiamo sulla quinta"
"Sapevamo che era una gara complicata perché la Roma è una squadra forte, sono sempre gare difficili da giocare e il pericolo con loro è sempre dietro l'angolo. La squadra oggi aveva paura di prendere gol dopo essere passata in vantaggio, cosa che difensivamente non avevamo fatto bene a Frosinone e Genova, poi abbiamo avuto le occasioni per il 2-0, è un risultato importante che ci consente di allungare ancora sulla quinta e ad una giornata dalla fine del girone di andata di avere 43 punti", le parole di Massimiliano Allegri ai microfoni di Sky Sport dopo la vittoria per 1-0 contro la Roma di Mourinho grazie al gol di Rabiot.
Si aspettava questa situazione di classifica dopo tutti i problemi e tanti giovani lanciati? "I giovani sono bravi, sanno giocare a calcio e sono bravi poi c'è un otimo gruppo, con spirito, che ha voglia di lavorare, li avevo visti negli ultimi due giorni anche lucidi nel giocare a calcio e su questo dobbiamo migliorare. Sui punti dell'anno scorso avevamo fatto 38 punti nelle difficoltà che ci sono state e non erano pochi in una parte di stagione iniziale non semplice. Il lavoro di quest'anno è il proseguo del lavoro dell'anno scorso, perché la percezione del lavoro dell'anno scorso è stato diverso perché ogni tre ore ci toglievano 10 punti e per l'esterno la percezione è che la Juventus avesse fatto un'annata sbagliata".
E' tornata l'attenzione e la paura di prendere gol? "Una parte della gara che va fatta bene e se non hai paura le disattenzioni sono dietro l'angolo, quando invece vai in aiuto del tuo compagno che può sbagliare è più difficile prendere gol".
A gennaio cercate più un centrocampista di impostazione o difensivo? "Non chiedo assolutamente niente perché abbiamo i direttori stanno seguendo quello che c'è da fare tra l'altro c'è un ragazzo che sta crescendo molto bene che è Nonge e magari prima o poi faccio debuittare anche lui. Se ci aggiusta la testa può diventare un giocatore importante". McKennie sta facendo una stagione pazzesca: come lo ha trasformato? "Non ho trasformato niente, ho detto che tornava dal Leeds che era retrocesso e aveva la possibilità di rimanere alla Juventus, bastava che iniziasse a correre il 15 luglio e smettesse il 26 maggio". Da marzo si inizia a parlare di rinnovo? "No io ho ancora un anno di contratto e in questo momento sono contento di far parte di questo gruppo di ragazzi, di squadra, di coloro che lavorano perché il percorso è ancora lungo, ma fortunatamente alleno questi ragazzi che a livello tecnico ma soprattutto morale hanno valori importanti, e bisogna ontinuare a lavorare con voglia di migliorare, ora bisogna migliorare soprattutto nella fase di gestione della palla e in alcuni momenti della partita".
Juventus, Allegri: "Vlahovic sta crescendo. Yildiz è meno punta di Chiesa. Acerbi? Non commento le sue parole"
Allegri a Dazn. Vlahovic ha dimostrato una delle migliori partite della stagione. Giocando come riferimento centrale, senza una seconda punta accanto, può sprigionare meglio la sua fisicità? "No, stasera ha fatto una bella partita come ha fatto le ultime buone, stasera in crescendo rispetto alle ultime perchè sta meglio fisicamente. Poi stasera lo abbiamo cercato abbastanza, potevamo cercarlo ancora di più. Ha giocato anche bene tecnicamente, un giocatore che può crescere solamente, può giocare da solo, può giocare con una punta vicino. Già Yildiz è meno punta di Chiesa, Yildiz è uno che gioca più sulla verticale rispetto a Federico che è più contropiedista, ma direi che solo giocando e solo conoscendosi possono migliorare".
Acerbi si chiede perchè diano l'Inter favorita quando la Juve ha speso 200 milion tra Vlahovic, Chiesa e Bremer. Vuole rispondere? "Non lo so, io non commento le parole di Acerbi, è un giocatore dell'Inter, in questo momento sono davanti a noi di due punti se non sbaglio, stanno facendo una stagione importante e straordinaria perchè hanno fatto 45 punti e sono tanti. Noi cerchiamo di stargli vicini, attaccati, sapendo che comunque per noi è un percorso diverso da quello loro. Basta vedere la rosa che abbiamo a disposizione come età, quindi è un percorso che è iniziato, i ragazzi stanno crescendo e siamo soddisfatti di quello che stiamo facendo, senza stare a guardare in casa di altri".