Khelif, la Federazione italiana chiese i test sul sesso la notte prima del match con Carini

Spunta una mail a poche ore dall'incontro alle Olimpiadi. Non solo sport, anche ragioni politiche dietro al caso: ritorsioni degli Usa contro la Russia

di redazione sport
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Angela Carini e Imane Khelif

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Olimpiadi, la mail la notte prima del match. Caso Khelif, l'intrigo internazionale

Le Olimpiadi di Parigi si sono concluse, ma resta ancora viva la polemica su Imane Khelif, la pugile algerina che ha sconfitto l'italiana Angela Carini, in seguito all'abbandono del match dopo pochi secondi dall'inizio, a causa dei pesanti colpi subiti. Nel marzo 2023 la Federazione italiana di pugilato (Fpi) spinse l’International Boxing Association (Iba) a sottoporre Khelif a test genetici per capire se la pugile algerina, oggi campionessa olimpica, fosse uomo o donna. Chiesti anche da altre nazioni, quei test (rivelatesi poi irregolari) portarono - riporta Il Corriere della Sera - all’espulsione di Imane dai Mondiali di Nuova Delhi nella categoria dove gareggiava anche Angela Carini. A Giochi iniziati, una mail del 31 luglio dimostra come la Fpi cercò informazioni sensibili sull’algerina a 24 ore dal match con la Carini.

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Nel messaggio inviato da internazionale@fpi.it a sport@iba.sport - in base a quanto risulta a Il Corriere - si chiedeva "di poter consultare i test a cui è stata sottoposta la Khelif che come sapete dovrà incontrare la nostra atleta". La Fpi (in silenzio stampa) non spiega il perché della richiesta ma l’attenzione dei nostri federali verso l’atleta (in regola con le norme Cio) era altissima a 24 ore dal match del clamoroso abbandono di Angela Carini. La Fpi si è dissociata dall’Iba ed è entrata in World Boxing (che a breve diventerà la nuova federazione mondiale) soltanto il 27 luglio, 45ª nazione ad aderire. Ma dietro al caso Khelif ci sarebbero anche motivazioni politiche, l’espulsione dell’Iba sarebbe stata imposta dagli Stati Uniti come ritorsione contro la Russia