Malagò è sempre più vicino al suo quarto mandato al Coni (con qualche aiutino)
Si è mosso anche Thomas Bach, il numero uno del Cio
Malagò e le spinte verso il suo quarto mandato al Coni. Ma bisogna convincere il governo...
Manca sempre meno alle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026. Mentre sono in corso i mondiali di sci in Austria, si entra nella fase decisiva per l'organizzazione dell'evento in Italia che si terrà tra un anno esatto, vale a dire dal 6 al 22 febbraio. Ma il Coni rischia di arrivarci senza una guida, o almeno senza un riferimento che conosca a memoria tutti i dossier, visto che come noto il mandato di Giovanni Malagò è in scadenza e per la legge attuale, alle prossime elezioni del 26 giugno non potrebbe ricandidarsi per al presidenza perché ne ha già fatti tre, limite massimo consentito. Ma a grande richiesta - in base a quanto risulta a Il Giornale - potrebbe restare seduto sulla prestigiosa poltrona di numero uno dello sport italiano. Lo chiedono i presidenti federali e adesso si sbilanciano e si schierano anche i governatori delle regioni olimpiche.
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Per non parlare del numero uno del Cio, Thomas Bach, che ha risposto così a chi gli chiedeva della possibilità che Malagò - prosegue Il Giornale - resti alla presidenza del Coni fino alla fine dei Giochi di Milano Cortina 2026. "Siamo molto felici di avere un leader così capace. Con Andrea Varnier (ad della Fondazione Mi-Co, ndr) ha fatto un grande lavoro insieme a tutta la squadra e sarà così fino all'ultimo giorno dei Giochi", le parole del dirigente tedesco, anche lui a fine mandato (resterà in carica sino al 23 giugno). Molti sono favorevoli a una proroga di un anno, almeno sino alla primavera 2026, affinché Malagò possa gestire l'Olimpiade di Milano-Cortina anche come presidente Coni, non soltanto come presidente della Fondazione. "Un mio quarto mandato? Resto ottimista e fatalista", ha ribadito ancora ieri Malagò, che intanto aspetta.