Maldini: "Per 10 giorni ho provato a portare Messi al Milan, ma..". Retroscena
Milan, il retroscena di Paolo Maldini su Messi. Su Leao, i derby con l'Inter e lo scudetto...
Maldini: "Provai a portare Messi al Milan"
"Per dieci giorni abbiamo provato a portare Messi al Milan, ma poi abbiamo capito che era impossibile. Adesso ormai è tardi, ma un calciatore come Messi è uno spettacolo per tutti. Quando leggevo che poteva andare all’Inter avevo paura". Il retroscena di calciomercato viene raccontato da Paolo Maldini - ospite di Giacomo Poretti a teatro con il suo PoretCast secondo quanto riportato da Milan Press - ed è ovviamente riferito al periodo in cui è stato dirigente rossonero.
Maldini e lo scudetto
"Chi vince lo scudetto tra Milan, Inter e Juve? Complimenti Giacomo, avete già vinto voi...", dice Paolo Maldini a Poretti noto tifoso nerazzurro.
Maldini e gli inizi: "Chiesi che ruolo libero ci fosse"
“Ho cominciato ai giardini, in zona sud di Milano, andavo alla scuola Leonardo Da Vinci, poi la Pio X. All’epoca non ti potevano tesserare prima dei 10 anni, quindi ho aspettato quell’età per andare a fare un provino al Milan. Mi chiesero quale ruolo facessi e risposi: “Che ruolo libero c’è?”. Infatti iniziai ala destra, poi a 14 anni difensore. Mi fece firmare mister Braga, nella sua relazione c’era scritto che non stavo mai fermo”, il racconto di Paolo Maldini sui suoi inizi da calciatore.
Paolo Maldini, i derby Milan-Inter e la nostalgia
“Ho iniziato a giocare abbastanza giovane, quando arrivi nello spogliatoio ti rendi conto come stai, se bene o meno, è tutta una questione di tensione. Abbiamo fatto anche dei derby in Champions League, ti ricordi? (ride ndr) In quel caso la tensione era ai massimi livelli - dice Paolo Maldini a Giacomo Poretti - Poi dopo quando hai una certa età aspetti solo quella partita. Quando mi chiedono cosa mi manca rispondo l’ambiente dello spogliatoio e quel misto tra paura ed emozione prima della partita, il contatto e l’adrenalina della gente. 80 mila persone sono tante. Sono quello che ha fatto più derby di tutti“.
Paolo Maldini su Leao
“Rafa è un grande talento, aldilà che faccia calcio, modello o cantante, ha qualcosa di importante - racconta Paolo Maldini - Mi ha chiesto di far uscire il disco due giorni prima della partita, gli ho risposto che non era un problema ma avrebbe dovuto segnare due gol il sabato, non segnò ma fece assist (ride ndr). La cosa più bella di questi anni sono proprio i rapporti personali, lui è arrivato dal Lille, era un grande talento ma doveva ancora dimostrare. Il rapporto che si crea con loro è la cosa più bella che ti rimane, più dei trofei e delle partite vinte. Sono sempre dei rapporti personali, ti metti a disposizione per formare questi ragazzi”.
Paolo Maldini dirigente
“C’è una differenza enorme. In una ‘subisci’ il risultato e nell’altra ‘determini’. Io soffrivo tantissimo e mi agito. Ricky Massara invece soffriva ma in silenzio. L’allenatore non lo farò mai. Vedevo mio papà che aveva sempre la valigia pronta. Poi magari incontri qualche Presidente un po’ così…non me la sentivo. Quando ho smesso sapevo cosa non volevo fare”.
Maldini e quel Milan-Liverpool finale di Champions a Istanbul
“Quando perdi una finale Mondiale o una semifinale contro Maradona non è facile, anche con il Milan ad Istanbul, avevo segnato dopo 40 secondi. Dopo il gol ho pensato: “Serata strana, per segnare io in finale di Champions dopo 40 secondi…”, il ricordo di Paolo Maldini di quel Milan-Liverpool - finale di Champions League del 2005 - che vide i rossoneri andare avanti 3-0, subire il 3-3 dai Reds in 6 minuti (dal 54° al 60°), tornare a dominare la partita e perderla con sfortuna incredibile ai rigori.
Leggi anche